Per Xiaomi Barcellona vuol dire “flagship” e, anche quest’anno, l’azienda cinese non delude le aspettative presentando la nuova serie composta da Xiaomi 15 e 15 Ultra.
Xiaomi 15 Ultra presenta grandi novità fotografiche, abbandonando la struttura vista lo scorso anno per abbracciarne una nuova e più..”inclusiva”. Sui modelli Ultra fino ad oggi Sony la faceva da padrone, potendo vantare l’utilizzo di un poker di sensori: quattro su quattro, uno per ogni focale; ma oggi entra in gioco anche Samsung che inserisce ben due sensori Isocell, uno dietro l’ottica ultrawide ed uno dietro alla supertele. Ricapitolando quindi abbiamo: sensore principale Sony Lyt900 da 1″ e 50 Mpxl con obiettivo 23mm F1.6 OIS, sensore Sony IMX858 da 50 Mpxl con obiettivo 70mm F1.8 OIS ad elementi flottanti in grado di funzionare anche da obiettivo Macro, sensore Samsung Isocell HP9 da 200 Mpxl con obiettivo 100mm F2.6 OIS e sistema periscopico composto da 8 microlenti con un elemento asferico, sensore Samsung Isocell JN5 da 50 Mpxl con obiettivo 15mm F2.2 OIS. Scompare quindi il sistema ad apertura variabile meccanica con lamelle in alluminio che aveva contraddistinto 13 Ultra e 14 Ultra, una motivazione forzata dalla necessità di posizionare all’interno della fotocamera un secondo sensore di grandi dimensioni come Isocell HP9 (che con i suoi 1/1.4″ è grande quasi quanto il Lyt900 principale da 1″). In sostanza una simile conformazione fa perdere circa 20mm nel range focale (si passa da un 15-120mm ad un 15-100mm equivalenti) ma si va a guadagnare una focale tele molto più nitida e luminosa di più del doppio rispetto a 14 Ultra, in linea con le esigenze e gli utilizzi di oggi anche guardando a cosa ha presentato la diretta concorrenza negli ultimi tempi. Accanto a loro trova spazio anche un piccolo sensore spettrale a 13 canali adibito al rilevamento della corretta temperatura colore. La stabilizzazione OIS è di 4.5 stop equivalenti standard CIPA.
Come consuetudine si potrà scattare in Raw ed Ultra Raw con ogni fotocamera, sia nativa che sfruttando il crop; a livello di software il chip AISP migliora e di conseguenza i vari algoritmi Fusion, Portrait, Color e Tone, inoltre l’interfaccia subisce un buon restyling andando a “rubare” il font Leica introdotto nella nuova SL. Lato video rimane la possibilità di registrare in 8K/30p e 4K/120p con stabilizzazione OIS/EIS sulla fotocamera principale a 23mm e, grande novità, anche sulla fotocamera secondaria a 100mm e fino ad un massimo di 4K/60p in Log a 10 bit su tutte le altre focali con audio omnidirezionale basato su quattro microfoni.
Grandi miglioramenti anche guardando all’hardware. La prima novità è il nuovo vetro ottico antiriflesso circolare che copre il gruppo fotocamera (che è anche antigraffio), questo per contrastare ulteriormente i riflessi ed i bagliori interni e non vanificare le proprietà risolventi dei sensori. La seconda è la struttura generale della scocca, sempre in alluminio ma ora con un telaio rinforzato (Guardian Structure 2.0) su tutti e quattro i lati per evitare rotture in caso di caduta; telaio che incornicia un display con tecnologia Shield Glass 2.0 Amoled 6.7″ WQHD+ da 3200 nits, 522 ppi, corrispondenza colore DCI-P3 e refresh rate variabile fino a 120 Hz.
Per questo modello è disponibile anche un rinnovato Photography Kit. Anche qui l’hardware è stato ulteriormente rivisto per offrire una miglior esperienza di scatto. Sul grip, che si connette alla cover tramite USB-C, compare ora un comodo scalino per posizionare il pollice, identico all’incavo che si può trovare sulle fotocamere. La filettatura sulla quale posizionare l’anello portafiltri è stata poi perfezionata per essere più durevole nel tempo. Anche cromaticamente, si passa dall’arancione Xiaomi al rosso Leica.
Xiaomi 15 è molto simile alle specifiche del modello dello scorso anno: sensore principale Light Fusion 900 da 1/1.3″ e 50 Mpxl con tecnologia Pixel Binning 4 in 1 in grado di offrire 13.5 stop di gamma dinamica e 14 bit di profondità colore, dietro ad un obiettivo equivalente ad un 23mm F1.6 composto da sette elementi, sensore Samsung JN5 da 50 Mpxl e obiettivo equivalente ad un 60mm F2 con una struttura interna a sei elementi flottanti (ovvero che ottimizzano le prestazioni al variare della distanza di messa a fuoco), sensore Samsung JN1 da 50 Mpxl e obiettivo, anche questo a sei elementi, equivalente ad un 15mm F2.2 con angolo di campo da 115°. Lato video è identico all’Ultra ma si ferma al 4K/60p su tutte le focali. Qui il display è un Crystal Res 6.3″ da 3200 nits, 445 ppi, corrispondenza colore DCI-P3 e refresh rate variabile fino a 120 Hz.
Xiaomi 15 e Xiaomi 15 Ultra sono entrambi alimentati dai chip Qualcomm Snapdragon 8 Elite: un aumento delle prestazioni della CPU del 45% (con una riduzione del 52% del consumo energetico) ed un contestuale aumento delle prestazioni della GPU del 44% (con una riduzione del consumo energetico del 46%) rispetto alle generazioni precedenti. Ovviamente anche la Serie 15 è dotata di AI con le funzionalità introdotte alcuni mesi fa su Xiaomi 14T Pro: AI Writing, AI Interpreter, AI Subtitles, AI Speech Recognition ed AI Creativity Assistant (ovvero AI generativa).
Xiaomi 15 sarà disponibile in tagli da 12 GB + 256 GB ad un prezzo di € 999 e da 12 GB + 512 GB ad un prezzo di € 1099. Xiaomi 15 Ultra in tagli da 16 GB + 512 GB ad un prezzo di € 1499 e da 16 GB + 1 TB ad un prezzo di € 1699.
