La X-T10 è una versione più leggera e semplificata della X-T1, ma monta lo stesso sensore APS-C X-Trans CMOS II da 16,3 megapixel.
La maggiore novità è un sistema AF più rapido rispetto a quello della X-T1, anche se a breve verrà rilasciato un firmware 4.0 per rendere l’AF della X-T1 altrettanto veloce e introdurre nuove modalità AF.
Il corpo è in magnesio, come quello della X-T1, ma è più compatto e leggero di quello della sorella maggiore; di contro non è tropicalizzato.
Sono state riprogettate le principali ghiere di comando sulla calotta, e sulla ghiera dei tempi è stato inserito un selettore che permette di passare con un solo movimento ad una modalità particolare chiamata SR+ Full Auto; in qualsiasi momento è possibile passare da una modalità manuale o semiautomatica alla modalità totalmente automatica (SR+ Full Auto).
Un’altra novità riguarda l’introduzione del flash; naturalmente è rimasta la slitta a contatto caldo.
Sulla X-T10 non è presente invece la ghiera degli ISO, ma bisogna entrare nel menù o procedere con il tasto funzione.
Il mirino ha la stessa risoluzione della X-T1, ma mentre su quest’ultima l’ingrandimento è di 0,77x, sulla la X-T10 è 0,62x.
Lo schermo Lcd è sempre orientabile, ma la risoluzione scende da 1.040.000 a 920.000 punti.
Il supporto alle schede SD arriva a UHS-I, mentre sulla X-T1 si arriva a UHS-II.
Il prezzo si prospetta molto interessante, 40% inferiore rispetto a quello della X-T1.
Con questa macchina indubbiamente Fujifilm intende allargare la base dei suoi potenziali utenti ed entra in competizione con una serie di modelli reflex di Nikon e Canon.
La X-T10, sia con finitura silver che nera, è disponibile da questo mese in diverse configurazioni:
solo corpo a 730 euro, oppure in kit con lo zoom Fujinon XC 16-50mm a 840 euro o in kit con il Fujinon XF 18-55mm a 1150 euro.
Assieme alla X-T10, Fujifilm ha annunciato un nuovo obiettivo, un 90mm f/2, una focale che corrisponde a 135mm sul formato 24x36mm, per cui particolarmente adatta al ritratto.
L’obiettivo fa parte della gamma WR (weather resistant), ed è quindi tropicalizzato.
Gli obiettivi Fujinon R hanno la ghiera dei diaframmi sull’ottica; la sigla LM sta per Linear Motor, il motore in grado di supportare i sistemi AF delle fotocamere di ultima generazione.
Lo schema ottico è di 11 elementi (di cui tre ED) in 8 gruppi per ridurre la vignettatura, mentre le 7 lamelle stondate del diaframma permettono di ottenere un’apertura circolare e restituire così un buon bokeh. La minima distanza di messa a fuoco è a 60 centimetri. Il nuovo Fujinon XF 90mm f/2 R LM WR sarà in vendita da luglio al prezzo di 930 euro.