“Stavo fotogafando gli scontri, quando mi sono girato e alle mie spalle è passato questo ragazzo, José, completamente avvolto dalle fiamme.”
Ieri si è svolta la premiazione dei vincitori del World Press Photo. Amsterdam come ogni anno in questo periodo si trasforma nella patria del fotogiornalismo, una città in grado di catalizzare storie provenienti da ogni parte del mondo. Il dito come sempre è puntato sul cambiamento della nostra società, un cambiamento repentino che molto spesso non è sotto i nostri occhi se non attraverso le poche informazioni che provengono dai media, che molto spesso cavalcano la notizia ma non vanno a fondo nell’analisi. Tra l’altro, in un periodo come questo, dove la ricerca delle giuste fonti è sempre più difficile in un mare di fake news, il fotogiornalismo rimane la nostra ancora di salvezza, forse l’ultima rimasta. “La fotografia di reportage è la madre della fotografia”.
Proprio per questo la Foundation ha voluto premiare il fotografo Ronaldo Schemidt con il suo scatto “Venezuela Crisis”, immagine che cattura il giovane José Víctor Salazar Balza, ragazzo di ventisette anni avvolto dalle fiamme dopo l’esplosione di un serbatoio di gas per motociclette a causa dei violenti scontri contro la polizia avvenuti durante le proteste contro il presidente Nicolás Maduro, a Caracas, in Venezuela nel maggio 2017. Come poi ha giustamente affermato Whitney C. Johnson, membro della giuria e direttore della fotografia del National Geographic, l’immagine è simbolica: “L’uomo, che ha una maschera sul viso, non rappresenta solo se stesso ma l’idea che sia un intero Paese, tutto il Venezuela, a bruciare. ”
“Stavo fotogafando gli scontri, quando mi sono girato e alle mie spalle è passato questo ragazzo, José, completamente avvolto dalle fiamme..è stato un attimo. Voglio dedicare questo premio non solo a lui, che spero si rimetta presto (José Víctor Salazar Balza ha riportato ustioni di primo e secondo grado su buona parte del corpo), ma anche a tutti i fotografi venezuali, che rischiano ogni giorno la propria vita per documentare una situazione molto difficile nel Paese.”
La giuria ha quindi premiato Ronaldo Schemidt come fotografo dell’anno, il suo scatto è stato scelto tra i sei totali che sono arrivati alla selezione finale.