Curata da Julian Lennon e Sandrina Bonetti Rubelli, la mostra propone un’ampia selezione di opere che ripercorrono il percorso artistico dell’autore, dai primi passi nella musica alla sua produzione fotografica.
La retrospettiva permette ai visitatori di seguire l’evoluzione artistica di Lennon, caratterizzata da una forte impronta umanitaria e ispirata alle iniziative filantropiche realizzate per la sua fondazione no-profit, The White Feather Foundation .
“È di grande ispirazione portare il lavoro di Julian Lennon a Venezia con una retrospettiva eterogenea”, commenta Sandrina Bonetti Rubelli, co-curatrice della mostra. “In una città vulnerabile e fragile, che ha una ricca stratificazione artistica e storica, e che deve far fronte a continue difficoltà e contraddizioni, la mostra sembra dialogare con le sue molte sfaccettature. Dall’intensità culturale della Biennale d’Arte al Festival del Cinema, dalle questioni ambientali a una riflessione introspettiva su temi cari al singolo e alla collettività. Non si tratta di una semplice raccolta di fotografie, bensì uno spaccato sull’interiorità di un’artista che ha a cuore, nel suo senso, più ampio la vita.”
“Venezia è da sempre sinonimo di bellezza, arte e cultura”, commenta Julian Lennon. “Esporre il mio lavoro all’interno di un luogo prestigioso quale Le Stanze della Fotografia, in concomitanza con la retrospettiva di Helmut Newton e Homo Faber, presenti sull’isola di San Giorgio, e di eventi internazionali diffusi in città durante la Biennale 2024, costituisce un’esperienza unica. Questa retrospettiva non abbraccia unicamente la fotografia, ma è un’occasione per porre l’attenzione su temi a me cari”.
La mostra è ospitata da Le Stanze della Fotografia, nata come iniziativa congiunta di Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini e ideata come un centro internazionale per la ricerca e la promozione della fotografia e della cultura dell’immagine
Fino al 24 novembre 2024
https://stanzedellafotografia.it/it/