28 studenti, 28 professori, 28 Paesi, 28 sguardi differenti su una città, Matera, che non è solo Sassi ma vita. Visions from Europe è questo, un approccio diverso ad un luogo da cartolina ma senza la cartolina, un progetto che Canon ha supportato fin dall’inizio e che vuole raccontare il paese lucano in una maniera differente ed unica.
“Una mostra che parla della gente e che va al di là del classico sguardo stereotipato su Matera. La forza di questo progetto consiste nel mettere in campo le potenzialità dei singoli per realizzare un’azione corale.” come ha detto Cosmo Laera, curatore della mostra Visions from Europe in scena dal 21 settembre al 22 ottobre. “I Sassi sono fotografati da anni, da sempre..i Sassi rimangono. Invece varie fotografie qui proposte non si potranno più rifare, sono irripetibili. Spesso l’immagine che si da di Matera è la classica cartolina ma con questa mostra si forniscono invece 28 sguardi diversi, 28 testimonianze e altrettante chiavi di lettura di quello che è il reale tessuto sociale di questa città.” ha esordito invece Mario Calabresi durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi sabato pomeriggio all’Albergo Palazzo Viceconte – Museo Pino Settani. Matera, da “vergogna d’Italia” a Patrimonio Unesco a Capitale della cultura 2019. Una cittadina che sa trasformarsi, una delle più fotografate in Italia, luogo che ha dato gli scenari a svariate produzioni cinematografiche – “dalla Passione di Cristo all’ultimo 007” come ha ricordato anche Giovanna Calvenzi, che ha curato la redazione del catalogo della mostra.
Una così etorogenea pluralità di visioni è stata possibile grazie alla permanenza di docenti e studenti sul territorio. Tra aprile e giugno, nei mesi precedenti l’esposizione, i ragazzi hanno avuto la possibilità di abitare a Matera per otto giorni continuativi presso famiglie lucane così da poter avviare una relazione con il territorio e con le persone: il risultato sono punti di vista estremamente differenti di un luogo magico, visto non con il solito approccio “turistico” ma attraverso usi e costumi locali. L’iconografia e la narrativa su Matera ruotano attraverso vari messaggi, tematiche attuali quali l’urbanizzazione (Dirk Gebhardt), il lavoro (Donald Weber), il turismo (Nick Hannes), il tessuto sociale (Samar Hazboun e Robert Barca) e la gioventù (Victoria Jung e Vilma Rimpelä) per un totale di 150 opere esposte. Al centro di tutto, l’integrazione: simbolo di questo progetto, nonché copertina di questa mostra, è inaftti lo scatto di Marco Longari – una ragazza del Senegal con un abito bianco e un lungo velo blu creato dallo stilista ivoriano Eloi Sessou della Silent Academy, associazione nata per integrare migranti e rifugiati che arrivano in Italia.
Ciò è stato reso possibile grazie al supporto di Canon Europe e Canon Italia: “Visions from Europe (promosso di concerto con Matera European Photography e Matera Diffusa) è l’omaggio di Canon a Matera e alla Basilicata, nell’anno che vede questo meraviglioso territorio celebrato nel ruolo di Capitale della Cultura. Un tributo alla città e alla sua popolazione che, preservato nell’Archivio Comunale, è anche destinato alle future generazioni di appassionati alla fotografia” afferma Alessandro Stanzani, Executive Vice President Canon Europe. Visions from Europe si inserisce infatti in un più ampio disegno promosso da Canon e che la vede protagonista, da qualche anno a questa parte, nella formazione e promozione delle nuove generazioni attraverso la sponsorizzazione di borse di studio, la Canon Academy, il Premio Canon Giovani Fotografi e il partnerariato con Festival internazionali quali Cortona On The Move: “L’impegno di Canon è quello di aiutare dei giovani talenti che hanno deciso di spendere la loro vita nella fotografia.”
Visions from Europe
21 settembre – 22 ottobre
Albergo Palazzo Viceconte – Museo Pino Settani
Matera