“All’ombra del Babobab” di Monica Bulaj, un reportage sul progetto AMNE di Emergency che arriva dritto alla bocca dello stomaco.
Ve ne avevamo parlato, dal 9 al 22 maggio Casa Emergency apre le porte alla mostra di Monica Bulaj “All’obra del Baobab”, un viaggio attraverso i progetti dell’ANME (African Network of Medical Excellence), la rete sanitaria d’eccellenza di Emergency nata con l’obiettivo di costruire Centri medici d’eccellenza gratuiti in tutta l’Africa. Perché il diritto alle cure deve essere riconosiuto a tutti.
Monica Bulaj racconta sfide quotidiane e talvolta sconfitte, disgrazie endemiche e urgenze prevedibili. Dall’Atlantico passando per il Lago Vittoria fino al Mar Rosso: una traversata dell’Africa in orizzontale lungo la catena degli ospedali di Emergency dove lavorano medici, chirurghi, tecnici, infermieri, anestesisti, radiologi, amministratori, giardinieri. Il tutto con la sua Fujifilm X-T4. La mostra sarà visibile ancora per pochi giorni.
Ma cos’è l’ANME? Ce lo ha raccontato Simonetta Gola, Responsabile della comunicazione di Emergency. Nel 2007 Emergency ha iniziato un progetto di cooperazione sanitaria per offrire il diritto a tutti di ricevere cure gratuite di elevata qualità. Il primo mattone posato è stato quello del Centro di Salam (Khartoum, Sudan), specializzato in cardiochirurgia: il primo totalmente gratuito in Africa. Grazie a questo successo si riuscì ad aprire un dialogo ufficiale con i Ministri della Sanità di ben nove Paesi africani dal quale scaturì il Manifesto per una medicina basata sui diritti umani, che afferma la necessità di creare strutture sanitarie fondate su uguaglianza e responsabilità sociale. Nel 2010 viena creata quindi ANME (African Network of Medical Excellence) con l’obiettivo di creare centri sanitari d’eccellenza con una comune strategia.
Molte delle immagini di Monica Bulaj ritraggono bambini. Molti di loro sono nel Centro di chirugia pediatrica di Entebbe, il secondo mattone di questa incredibile rete sanitaria; qui vengono fornite cure gratuite a minori affetti da alformazioni congenite, problemi urologici, anomalie del tratto gastro enterinale per le quale non esistono altre strutture nel Paese.
Tutte le foto sono state stampate su carta Fujicolor Crystal Archive Digital Paper Type DPII Matt, con procedimento a sviluppo chimico Tipo RA4. La mostra rispecchia quello che una ONG come Emergency riesce a fare nel Mondo, per tutti. La fotografia dovrebbe aprire gli occhi su quello che succede intorno a noi. Simonetta Gola ha creduto in questa comunicazione, tanto che si è affidata al supporto di Fujifilm Italia per rendere possibile questo excursus per immagini aperto al pubblico fino al 22 maggio.