Olivia Arthur, Presidente dell’agenzia Magnun, aveva comunicato che sarebbe stata svolta “revisione interna approfondita per assicurarsi di comprendere appieno le implicazioni che il materiale storico potrebbe avere sia in termini di immagini che di contesto”. Bene quell’indagine si è ora conclusa e David Alan Harvey è stato sospeso ufficialmente per un anno.
Ad agosto scorso le specifiche accuse mosse al fotografo David Alan Harvey da Amanda Mustard, fotografa professionista che con Harvey ci avrebbe avuto direttamennte a che fare, hanno smosso quello che è stato definito “uno dei segreti peggio custoditi dell’industria fotografica” ovvero i troppo espliciti modi di fare del fotografo: molestie mirate ad aspiranti fotografe che sono sempre state conosciute non solo dai colleghi ma anche dall’agenzia stessa. Dopo un’indagine interna durata alcuni mesi, Magnum Photos ha annunciato con un breve comunicato la sospensione e l’allontanamento di David Alan Harvey per un periodo di un anno.
A year-long suspension was found to be the appropriate sanction for Mr Harvey’s breach of the bylaws and the code of conduct that all members adopted in 2018. This decision affirms Magnum’s ongoing commitment to create a culture of dignity and respect, free of inappropriate conduct within the organisation and among the photographic community. Mr Harvey has been asked to engage willingly in sensitivity and anti-harassment training among other requirements.
La comunicazione fornita ieri alla stampa non è molto “completa”. Non si fa menzione alcuna al temine “molestie” ma solo alla violazione dello statuto di comportamento Magnum ma nonostante questo si legge che “Al signor Harvey è stato chiesto di impegnarsi volentieri nella formazione sulla sensibilità e contro le molestie”. Tutto farebbe quindi presupporre che le accuse fossero fondate. Discorso ulteriore si potrebbe aprire sul suo allontanamento temporaneo di un anno, dove non si indica se il lasso temporale parta da ora o tenga conto anche degli ultimi mesi – da agosto ad oggi.