The Art Assembly è nata dalla collaborazione delle principali fiere d’arte internazionali, soprattutto dell’area Asia – Pacifico, che comprende Taipei Dangdai, India Art Fair, Sydney Contemporary, Photofairs Shanghai, Art SG e ora la nuova Tokyo Gendai.
Le fiere di The Art Assembly fungono da punti di riferimento per lo scambio di idee e di aspetti commerciali, grazie a decenni di esperienza, competenze e a una vasta rete di contatti internazionali.
La prima edizione della nuova Tokyo Gendai si è conclusa con vendite rilevanti da parte di 73 gallerie internazionali presenti e ha visto una forte partecipazione di visitatori locali e internazionali, tra cui importanti collezionisti, musei d’arte e istituzioni.
Forti vendite di molte gallerie
Tra le vendite significative si segnalano un’opera di Hiroshi Senju, venduta da Sundaram Tagore Gallery al prezzo di $ 645.000. Almine Rech ha venduto opere di Tom Wesselmann a prezzi tra $ 425.000 e $ 460.000 USD, un’opera di Chloe Wise tra $ 101.000 e $ 110.000 e un’opera di Alexandre Lenoir tra $ 109.000 e $ 120.000.
Blum & Poe ha venduto opere di Yoshitomo Nara, Kazunori Hamana e Kenjiro Okasaki a prezzi tra $ 20.000 e $ 400.000.
Fitzpatrick Gallery ha venduto un’opera di Jill Mulleady per oltre Yen 50.000.000
Sadie Coles HQ ha venduto opere di Alex de Corte, Wilhelm Sasnal, Kati Heck e Nicola Tyson per un importo compreso tra $ 5.000 e $ 200.000.
Perrotin ha in gran parte esaurito il proprio stand già il primo giorno con opere di Mathilde Denize a prezzi fino a € 30.000 e di Toh Djodjo a prezzi fino a $ 20.000.
I commenti di direttori di gallerie internazionali
Tim Blum, co-fondatore di Blum & Poe (Los Angeles, New York, Tokyo): “Sono rimasto molto colpito dal modo in cui, pur in un calendario artistico già molto affollato, Tokyo Gendai sia riuscita a realizzare in tempi rapidi una bellissima mostra. Abbiamo registrato vendite eccellenti, sia a livello nazionale che regionale.”
John O’Doherty, direttore di Sadie Coles HQ (Londra): “La fiera ci ha dato un’eccellente opportunità per rafforzare le relazioni con i nostri clienti e per presentare il nostro programma a una classe emergente di nuovi collezionisti in Giappone”.
Masami Shiraishi, direttore di SCAI The Bathhouse (Tokyo): “È stato davvero interessante vedere come siano cambiate le cose rispetto a 30 anni fa e il numero di artisti di alto livello esposti in mostra è cresciuto enormemente.”
Robert Okuda Fitzpatrick, proprietario/direttore di Fitzpatrick Gallery (Parigi): “Era la prima volta che partecipavamo a una fiera in Asia e sono rimasto molto colpito dal livello delle persone incontrate, tra cui alcuni collezionisti locali molto interessanti. Ma siamo rimasti colpiti soprattutto dal numero dei curatori di musei che abbiamo incontrato e che hanno espresso interesse per l’artista che abbiamo presentato, Jill Mulleady”