Manca esattamente un mese alla cerimonia di gala che incoronerà il Photographer of the Year e oggi la World Photography Organisation annuncia i vincitori del concorso Open per ogni categoria.
Purtroppo per quest’anno nessun italiano tra i vincitori di categoria Open, la sezione del concorso che premia i migliori scatti singoli dei non professionisti in gara. Il Regno Unito si aggiudicata ben tre categorie mentre la Germania due, questi i Paesi con la più grande rappresentanza. Nell’attesa di sapere i vincitori delle categorie Professional e il Photographer of the Year 2023, ecco le immagini premiate nella sezione Open.
Architecture
Mark Benham (Regno Unito) per The Silos, un’immagine che ricorda un collage di silos ed edifici circostanti in accattivanti tonalità rosate nel porto di Brest, in Francia.
Creative
Boris Eldagsen (Germania) per PSEUDOMNESIA | The Electricia, uno struggente ritratto in bianco e nero di due donne appartenenti a generazioni diverse, che ricorda il linguaggio visivo dei ritratti di famiglia degli anni Quaranta.
Landscape
Giorgos Rousopoulos (Grecia) per la sua immagine di un paesaggio montano greco; qui un escursionista si arrampica sul Monte Tymfi, che si staglia maestoso sullo sfondo e domina il Parco Nazionale del Pindo.
Lifestyle
Azim Khan Ronnie (Bangladesh) per Childhood; l’immagine coglie alcuni bambini che si destreggiano tra decine di coni giganti (topas) in una piantagione di riso del Bangladesh, mentre giocano con un carrello usato dai lavoratori per trasportare ed essiccare il riso.
Motion
Zhenhuan Zhou (Cina continentale) per Slam on the Brakes; l’immagine cattura una cowgirl durante una gara di “barrel racing” in Ontario, Canada. In queste gare, le cowgirl cavalcano intorno ai barili e la più veloce viene incoronata vincitrice.
Natural World & Wildlife
Dinorah Graue Obscura (Messico) per Mighty Pair, un ritratto in bianco e nero scattato durante un viaggio nel Texas meridionale; sono raffigurati due caracara crestati immobili, che guardano nella stessa direzione oltre la macchina fotografica, come se stessero posando per il fotografo.
Portrait
Sukhy Hullait (Regno Unito) per Charlie, un ritratto ripreso al centro dell’inquadratura di un giovane adolescente che, insieme ai suoi amici, ha deciso di trasformare il parcheggio di un pub abbandonato in uno skatepark, quando la maggior parte di essi era chiusa durante la pandemia.
Still life
Mieke Douglas (Paesi Bassi) per Recycled; non tutto è come sembra in questo scatto in stile trompe l’oeil: sacchetti di plastica simili a un fiore e tulle disposti come in un bouquet ci inducono a rivolgere una seconda occhiata.
Street Photography
Andreas Mikonauschke (Germania) per Exhausted, un suggestivo ritratto in bianco e nero di uomini allo stremo delle forze dopo aver sollevato e trasportato pesanti strutture di legno, con statue raffiguranti scene bibliche, per le strade dell’Andalusia durante le tradizionali processioni pasquali della “Semana Santa”.
Travel
Max Vere-Hodge (Regno Unito) per Ghosts, una fotografia in bianco e nero della tribù Mundari del Sudan del Sud, ritratta tra i fuochi notturni che sono soliti accendere per tenere lontane le mosche tse-tse e le zanzare dalle loro amate mucche Ankole-Watusi.