I forti terremoti che tra il 14 e il 15 di aprile colpirono la città di Kunamoto ebbero tra le varie conseguenze anche quella di costringere Sony a chiudere la sua fabbrica a causa degli ingenti danni: il Kumamoto Technology Center è uno dei tre centri di produzione dei sensori CMOS e CCD nel sud del Giappone, l’unico chiuso da metà aprile. Ora Sony comunica la ripresa della produzione per il 21 maggio. Il terremoto è costato all’economia giapponese circa 4.6 miliardi di dollari, ma Sony sta ancora valutando i propri costi del disastro.
A prescindere dalle valutazioni economiche, la riapertura del Kumamoto Technology Center è molto importante, e non solo per Sony: sono molti infatti i produttori che aspettano i suoi sensori, dato che la casa giapponese è la prima produttrice al mondo di sensori fotografici, forniti anche a marchi come Nikon e Olympus. Proprio Nikon per esempio ha fatto slittare le consegne delle D500 …