Circola una voce in questi giorni, ripresa su social media e siti di tecnologia oltreoceano, che vorrebbe Samsung al lavoro su un sensore Nanocell da quasi 1″ e 150 Mpxl.
La tecnologia sarebbe simile a quella dell’ultimo Galaxy S20 Ultra, ovvero raggruppare i pixel a gruppi di nove per crearne uno enorme: la differenza la farebbe tutta la dimensione del sensore utilizzato, che sul prossimo high end potrebbe essere di circa 1″.
In molti ora si chiedono che dimensioni potrebbe avere questo device “rivoluzionario”, ma probabilmente hanno la memoria corta. Nel non troppo lontano 2014 Panasonic fu la prima azienda in assoluto a commercializzare un vero e proprio cameraphone con sensore da 1″, Panasonic CM1: sensore da 20 Mpxl, obiettivo Leica equivalente ad un 28mm f/2.8, modalità manuale che consentiva di variare otturatore, apertura, ISO, bilanciamento del bianco e messa a fuoco, il tutto con supporto file Raw. Come spesso accade però, alcune geniali intuizioni arrivano con troppo anticipo e non trovano sul mercato il riscontro positivo che invece dovrebbero avere – vale lo stesso per Samsung, che se avesse mantenuto il progetto Galaxy Camera (le fotocamere con sistema operativo Android a bordo) ora probabilmente starebbe dominando il settore delle compatte.