Si sa, la comune fotografia e l’infrarosso non vanno molto d’accordo: chi vuole sperimentare questa tecnica deve infatti dotarsi di una fotocamera modificata togliendo il filtro che taglia la radiazione IR.
Oggi però Olympus e Tokyo Tech avrebbero sviluppato un sensore in grado di registrare contemporaneamente sia un’immagine a colori reali (luce visibile), che una all’infrarosso; nome in codice: RGB-NIR.
La classica matrice di Bayer è stata modificata dimezzando i pixel con filtro rosso e blu, sostituendoli con un filtro in grado di lasciar passare la frequenza infrarossa della luce.
Poi un software dedicato gestisce le due immagini separatamente.
Campi d’applicazione? Non certo le immagini di qualità, quanto l’ambito industriale, la sorveglianza o l’agricoltura, dove le informazioni della banda infrarossa possono essere molto utili.