L’ultimo report lo avevamo avuto a gennaio, quando la pandemia di coronavirus era agli inizi e venivano registrate le prime flessioni in produzione e spedizione di prodotto..difficoltà che però non erano ancora da addebitare interamente a Covid-19. Queste flessioni però non sembrano arrestarsi: se inizialmente le aziende potevano sopperire con gli stock nei magazzini, ora gli approvvigionamenti sembrano diventare particolarmente difficoltosi.
A marzo sono stati prodotti un totale di circa 585.000 pezzi, una flessione di quasi il 9% rispetto alla totalità di pezzi prodotti a febbraio 2020. Nello specifico, le uniche fotocamere a non risentire di questa situazione sembrano le compatte ad alte prestazioni che la cui produzione è passata dai circa 202.000 pezzi ai 311.000, un aumento di oltre il 50%. A pagarne lo scotto sono state le fotocamere ad ottica intercambiabile: -50% circa per le reflex e -12% per le mirrorless. Se rapportiamo tutto ciò a marzo 2019, la produzione è stata letteralmente dimezzata. Tutto questo si ribalta sulle spedizioni: -12%.
Rispetto a febbraio 2020 sono stati assemblati circa il 15% di obiettivi in meno. Ma se è vero che il pieno formato resiste bene (solo un -5% circa), a cadere male è il formato ridotto con un sonoro -26%. Dati che trascinano giù anche le spedizioni con un -23% totale: -13% per il Full Frame, -30% per i formati minori.
E in Europa? Per quanto riguarda le fotocamere, sono stati spediti circa 196.000 pezzi: -12% rispetto a febbraio 2020. La voce obiettivi registra invece un -11% circa.