Dopo 70 anni di attività, Panasonic decide di chiudere la sezione che si occupa di semiconduttori (in parole povere, sensori) e di venderla in blocco ad un’azienda di Taiwan, la Nuvoton Technology Corp: un’affare da circa 250 milioni di dollari.
La vendita del segmento che produce sensori rientra in una grande operazione di risanamento dell’azienda: revisionando le attività in perdita e consolidando quelle in attivo, si stima che Panasonic riesca a tagliare i costi fissi di quali un miliardo di dollari entro il 2022. In questo panorama la transazione con Nuvoton dovrebbe essere una delle prime a finalizzarsi, dovendo avvenire entro giugno 2020.
La chiusura della sezione semiconduttori e lo stop alla produzione dei sensori sarà un grande assist per Sony (che già detiene il 50% del mercato per quanto riguarda le macchine fotografiche e il 70% per quanto invece riguarda gli smartphone) che aveva da poco comunicato ufficialmente l’apertura di un nuovo sito di produzione nella prefettura di Nagasaki e con cui punta a realizzare un aumento del 10% della quota di mercato nel segmento imaging.