Oppo presenta la famiglia Find X5, modelli tra i quali spicca Find X5 Pro: fotocamera in collaborazione con Hasselblad, nuovo chip MariSilicon X, rinnovata attenzione ai dettagli.
Dal 3 al 5, forte di quella tetrafobia che attanaglia i Paesi dell’Asia orientale. Come in Cina ad esempio, dove il numero 4 ha un suono simile alla parola “morte” e viene quindi considerato di cattivo auspicio..perciò, saltato. Find X3 Pro diventa quindi Find X5 Pro. Ma non cade solo un numero, cade anche una fotocamera: a farne le spese è il sensore da 3 Mpxl adobito allo zoom 60x, quello volgarmente chiamato “microscopio”. Un peccato dato che era un’idea diversa dal solito. Il resto sembra molto simile al passato, se non fosse per due aspetti: la collaborazione con Hasselblad e il chip MariSilicon X.
Oppo Find X5 Pro presenta la medesima struttura di Find X3 Pro: fotocamera con ottica grandangolare f/1.8 equivalente ad un 26mm e fotocamera con ottica ultrawide f/2.2 equivalente ad un 16mm hanno entrambe un sensore Sony IMX766 da 1/1.56″ e risoluzione da 50 Mpxl, la fotocamera con obiettivo tele con apertura f/2.4 è invece davanti ad un sensore da 13 Mpxl. In quest’ultimo caso però lo zoom passa da 2x a 60x grazie alla tecnologia Pixel Binning. A migliorare però qualcosa che già avevamo trovato quasi perfetto, arriva il nuovo chip.
“La NPU del chip MariSilicon X è in grado di elaborare 18 trilioni di operazioni al secondo (TOPS), una potenza di calcolo più che sufficiente per supportare gli algoritmi di intelligenza artificiale; inoltre ha una gestione separata della memoria che assicura 8.5 GB/s di banda dedicata all’elaborazione delle immagini. Nella pratica il processore sarà in grado di eseguire algoritmi direttamente sui dati RAW acquisiti in HDR con gamma dinamica di 20 bit a 120 dB; è quattro volte più potente del Qualcomm Snapdragon 888 utilizzato su Find X3 Pro. Ciò si traduce anche nella possibilità di registrare video in 4K HDR con elaborazione AI in tempo reale e non in post come accade solitamente.” Questo scrivevamo poco tempo fa, durante l’Inno Day 2021. Il chip però, nonostante sia ottimizzato per analizzare separatamente i pixel bianchi da quelli RGB, lavorerà su un classico sensore RGB e non RGBW. Almeno in questo caso.
Hasselblad si è invece occupata di fornire dei filtri con una calibrazione colore naturale e un profilo professionale; si chiamano “Master” e sono nella modalità Pro (Manuale) di Find X5 Pro. Come il vecchio modello è poi dotato di un display Amoled curvo da 6.7″ con risoluzione WQHD+ con il 100% della gamma colore P3 in grado di visualizzare più di un miliardo di colori.