Lumix S 70-300mm F4.5-5.6 Macro OIS, telezoom tuttofare di estrema qualità con una rinnovata costruzione interna.
Panasonic presenta il nuovo Lumix S 70-300mm F4.5-5.6 Macro OIS, un telezoom tuttofare ma di estrema qualità data la rinnovata costruzione interna. Con questo innesto Panasonic si impegna nuovamente a rispettare una roadmap che vuole un parco ottiche di ben 65 obiettivi L-Mount entro la fine del 2021.
Panasonic raggiunge quota 9 con Lumix S 70-300mm F4.5-5.6 Macro OIS, ultimo telezoom che va ad aggiungersi al corredo presentato fino ad ora dal “lontano” 2018, anno della nascita della L-Mount Alliance. Il sistema ad ora prevede solamente due ottiche fisse, il 50mm e l’85mm presentato poco fa, e ben sette zoom compreso il nuovo: 16-35mm, 20-60mm, 24-70mm, 24-105mm, 70-200mm in due versioni e, appunto, 70-300mm. Nel corso del 2021 sono però previsti due misteriosi grandangolari luminosi e una triade f/1.8 composta da 24mm, 35mm e 50mm.
Lumix S 70-300mm F4.5-5.6 Macro OIS è stato pensato per completare un mini-corredo confezionato su misura per Lumix S5, Mirrorless Full Frame posizionata un gradino sotto Lumix S1 nonostante ne condivida tantissime caratteristiche, venduta in kit con il piccolo Lumix S 20-60mm F3.5-5.6. Con questo nuovo zoom, dagli ingombri incredibilmente contenuti in piena filosofia S5, si potranno quindi coprire focali che vanno dal grandangolare (abbastanza) spinto fino al teleobiettivo.
Il lavoro ingegneristico è stato notevole ed evidenzia anche alcune scelte coraggiose in termini di costruzione interna. Composto da 17 elementi suddivisi in 11 gruppi, con lenti ED (Extra-low Dispersion), UED (Ultra Extra-low Dispersion) e UHR (Ultra-High Refractive) per annullare le aberrazioni cromatiche assiali a tutta escursione, è anche uno dei primi a non avere elementi asferici al suo interno. Questa scelta è stata fatta per ridurre il cosiddetto effetto cipolla (onion ring) e la vignettatura che solitamete affliggono i lunghi zoom alla massima escursione e i risultati, almeno dagli esempi fotografici che mi sono stati mostrati in anteprima, sembrano dar ragione agli ingegneri Panasonic. Il diaframma poi è a 11 lamelle per permettere sì una resa circolare ma soprattutto un ottimo effetto Light Beams, sui fasci di luce generati da fonti artificiali.
Anche motori di messa a fuoco e attuatori sono stati rivisti per permettere una velocità maggiore che Panasonic dice di essere circa il doppio rispetto alla concorrenza. A parte questo, ne ha giovato anche il design esterno: Lumix S 70-300mm misura 84 x 148mm contro i possibili 90 x 170mm di una diversa costruzione. Dimensioni abbastanza da record se pensiamo che è anche stabilizzato con tecnologia Dual IS 2 fino a 5.5-stop, con l’OIS che comunica costantemente con il BIS del corpo macchina per permettere scatti a mano libera in sicurezza a tutta apertura e di registrare video. Infine la distanza minima di messa a fuoco è di 54 cm alla focale minima e 74 cm a quella massima, con un rapporto di ingrandimento a 300mm di 0.5x (1:2), dati che sono rispettivamente circa la metà e il doppio rispetto ad altri 70-300mm ad ora in commercio.
Il barilotto è interamente sigillato a prova di polvere e spruzzi e resistente a temperature proibitive fino a -10°. Rispetto anche al 70-200mm troviamo poi quattro pulsanti: Focus Switch da 0.5 mt a 3 mt e da 3 mt ad inifinito, AF/MF Switch, OIS Switch che va ad escludere solo la stabilizzazione ottica (quella a sensore si potrà escludere dal menù sul corpo macchina) e Zoom Lock.
Panasonic Lumix S 70-300mm F4.5-5.6 Macro OIS sarà disponibile dal mese di maggio ad un prezzo di € 1349.