Con quello che ormai è diventato un grande classico per tutti, ovvero un livestream, Apple annuncia la nuova lineup di iPhone 12: tutti 5G e con un’attenzione particolare al comparto fotografico, tutti con un nuovo chip A14 in grado di sfruttare al meglio l’Intelligenza Artificiale. Ma non solo, ci sono novità anche a livello di costruzione e packaging che portano Apple a dare un segnale forte al mondo tecnologico: una svolta green che si spera seguiranno in molti.
La svolta green di Apple porterà l’azienda ad produrre praticamente zero emissioni entro il 2030, incluse le catene di montaggio: ogni singolo device, dai suoi componenti al confezionamento finale, sarà “carbon neutral”. Già i nuovi iPhone 12 seguono questo principio per tutte le componenti magnetiche, dal Mag Safe alla fotocamera, con il 100% di elementi rari riciclati; inoltre, aver rimosso dalle confezioni, che per questo motivo si sono ridotte con un notevole risparmio in termini di materiali, caricabatterie e cuffie ha dato una grande spallata ai consumi riducendo la produzione di cavetti e l’utilizzo di plastica. Questi tagli hanno portato ad un risparmio pari alla riduzione delle emissioni di circa 450.000 auto all’anno.
Questa premessa mi sembrava doverosa, soprattutto perché le grandi aziende tecnologiche utilizzano materiali difficilmente smaltibili. I nuovi iPhone 12 sono tutti 5G e dispongono del nuovissimo chip A14 Bionic a 6 core, in grado di velocizzare i processi di calcolo, integrare algoritmi di intelligenza artificiale e sbloccare funzioni molto interessanti sui modelli Pro come il rilevamento 3D. Detto questo arriviamo ai nuovi iPhone 12: quattro declinazioni differenti, due delle quali orientate in modo smaccato a produrre file foto e video di qualità superiore. Partiamo quindi da loro.
Come i modelli di iPhone 11 Pro dello scorso anno, Apple offre ancora una volta un sistema a tripla fotocamera sia su iPhone 12 Pro che su Pro Max con senori da 12 Mpxl, teleobiettivo e ultrawide. Su iPhone 12 Pro la fotocamera principale ha un obiettivo grandangolare composto da 7 elementi, con apertura f/1.6 equivalente ad un 26mm e con stabilizzatore OIS; la focale teleobiettivo equivalente ad un 56mm e apertura f/2 è composta da 6 elementi, con zoom ottico 4X e stabilizzazione OIS; infine la focale ultragrandangolare equivalente ad un 13mm con apertura f/2.4, composta da 5 elementi e con un angolo di campo di 120°. iPhone 12 Pro Max è diverso, a cambiare sono la focale principale con obiettivo wide e la fotocamera con focale tele: nel primo caso il sensore è nominalmente più grande del 47% e con pixel da 1.7 micron e il sistema OIS non è quello classico (ovvero non agisce sul gruppo ottico), bensì è Sensor Shift e quindi compensa grazie ai micromovimenti del sensore; nel secondo caso invece l’obiettivo ha una focale differente, non è equivalente ad un 56mm ma ad un 65mm con zoom ottico 2.5x. Lato video entrambi possono registrare filmati HDR in 4K a 60fps, incluso il supporto per le riprese native in Dolby Vision HDR con editing possibile direttamente dall’app Foto. Queste due migliorie sono incredibilmente significative se l’acquisto di uno smartphone è dettato soprattutto dalla bellezza delle immagini che può produrre, ma c’è di più: Apple introduce finalmente ApplePro Raw, formato che consente una postproduzione più aggressiva e fedele senza per forza perdere in qualità. Questo passaggio è davvero molto interessante, soprattutto se pensiamo che la tecnologia alla base dell’elaborazione del colore che adottano a Cupertino è di derivazione Canon. Il nuovo formato Raw tra l’altro permette l’editing direttamente su smartphone, sia di foto che di video.
Entrambi i device però sono dotati anche di un quarto sensore, non fotografico ma di rilevamento chiamato LiDAR: può eseguire una messa a fuoco automatica fino a 6 volte più velocemente in condizioni di scarsa illuminazione e permettere di scattare foto in modalità notturna. Non solo, perché essendo 3D permette anche di rilevare con precisione le aree circostanti per offrire una corretta misurazione dello spazio e “sbloccare” alcune funzioni interessanti come la realtà aumentata e la scansione degli ambienti per la mappatura progettuale.
iPhone 12 Pro e iPhone 12 Pro Max sono dotati rispettivamente di display Super Retina XDR (2778 x 1284 pixel) da 6.1″ e 6.7″ con una luminosità di 1200 nits e un rapporto di 458 ppi, tecnologia Ceramic Shield che secondo Apple offre un vetro più resistente di qualsiasi altro display per smartphone e scocca della cassa in acciaio inossidabile. Saranno disponibili in tagli differenti:
Sui modelli “normali” le fotocamere tornano ad essere due, sempre con sensori da 12 Mpxl: quella principale con obiettivo grandangolare equivalente ad un 26mm con apertura f/1.6, struttura interna a 7 elementi e stabilizzazione OIS; quella secondaria con obiettivo ultragrandangolare equivalente ad un 13mm con apertura f/2.4, struttura a 5 elementi e angolo di campo di 120°.
Il display è nuovo, un OLED con la tecnologia True Tone da 6.1″; per il resto la scocca è quindi identica a quella di iPhone 12 Pro sia per dimensioni che per la tecnologia Ceramic Shield. Questo iPhone 12, la sua versione Mini ne è una copia speculare in formato ridotto dato che ha un display di soli 5.4″. Entrambi sono ovviamente 5G come i Pro. Anche loro saranno disponibili in tagli differenti: