E’ ormai imminente la data di lancio del nuovo applicativo di Skylum Software, Luminar, giunto alla versione 4 dopo il riscontro più che positivo, avvalorato anche da un premio EISA, avuto dal predecessore Luminar 3. La strategia di Skylum Software nel ‘preparare’ il pubblico potenziale della nuova soluzione per il ritocco, ‘assistito’ da algoritmi di AI, pare avere dato i propri frutti. Le nuove caratteristiche di quella che sarà la versione più rivoluzionaria del programma vengono infatti ‘svelate’ e presentate in corso di lavorazione man mano che un sufficiente grado di maturità e stabilità vengono raggiunti.
Una delle parole d’ordine più recentemente introdotte da parte degli sviluppatori, non solo di Skylum (iniziamo a prendere confidenza col termine quindi), è Struttura. Quello che sino a ieri era considerato il semplice parametro di Contrasto dei Mezzitoni, o anche la Chiarezza, trova ora una evoluzione di carattere AI (assistito dalla cosiddetta Intelligenza Artificiale, ovvero da algoritmi in grado di mutare a seconda dei casi) all’interno dei piani di Luminar 4. AI Structure permette di aggiungere struttura all’immagine solo laddove ve e sia di bisogno, senza trasfigurare quindi una scena in toto ma enfatizzandola solamente laddove è necessario. Le regolazioni globali restano ovviamente disponibili ma l’assistenza offerta dagli algoritmi AI sensibili al contenuto facilitano l’operato di chi desidera garantirsi risultati di eccellenza senza rinunciare alla rapidità operativa su grandi moli di lavoro.
Di più recente annuncio è invece un intervento sulla ritrattistica che trova in Luminar 4 realizzazione a discapito della fama ‘paesaggista’ di cui l’applicativo ha goduto sinora. L4 si rivolge finalmente anche al fotografo impegnato nella ripresa di ritratto con due strumenti provvidenziali allo svolgimento del ritocco sulla figura umana: l’Ottimizzatore della Pelle e l’Ottimizzatore di Ritratto, basati entrambi su metriche AI. Se il primo dei due è chiaramente rivolto all’enfasi dei caratteri epidermici primari (pori, ciglia, sopracciglia, linee espressive, …) con la contemporanea rimozione dei difetti (imperfezioni cutanee, acne, lentiggini e nei), il secondo consente una vera e propria modifica morfologica dei tratti del volto secondo parametri insistenti su Illuminazione globale del volto, Occhi, Occhiaie, Contouring, Sopracciglia, Labbra e Denti. Il riconoscimento automatico del contesto operativo rende possibile intervenire sui ritratti in modo semantico e soprattutto completamente retrocedibile pur senza avere a che fare con Maschere e Livelli.