La cerimonia inaugurale, il 20 gennaio, vede la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad aprire un weekend ricco di spettacoli, mostre e musei aperti: Brescia e Bergamo, Capitali Italiane della Cultura 2023.
Il programma di quest’anno spazia attraverso tutte le arti, dalla musica all’arte contemporanea, e la fotografia gioca un ruolo importante con il programma del Macof – Centro della fotografia italiana, diretto da Renato Corsini.
A partire da marzo si succederanno mostre importanti; si comincia con 140 immagini di Gianni Berengo Gardin che aperto il suo vasto archivio fotografico, oltre 70 anni di storia.
Si continua con l’archivio ritrovato di Nicola Sansone, grande protagonista del fotogiornalismo italiano degli anni Cinquanta – Sessanta, un archivio tornato alla luce grazie al lavoro della figlia Lea: più di 100 immagini che raccontano l’Italia, l’America, il Giappone e l’Africa, a documentare un mondo che cambia e si evolve.
Poi la mostra antologica di Federico Garolla, maestro di un modo di interpretare la fotografia che, a cavallo degli anni Settanta Ottanta ha precorso i tempi. Il neorealismo di Giuseppe Palmas ci introduce al “boom economico” italiano, fenomeno epocale che ha caratterizzato la storia d’Italia.
A un anno dalla sua scomparsa la manifestazione rende omaggio a Carlo Orsi, dandoci la possibilità di vedere immagini che testimoniano la poliedricità di un artista completo come pochi nel suo campo.
Fotografo ufficiale di scena di Tinto Brass, Gianfranco Salis presenta un’accurata selezione dei ritratti, eseguiti in studio e rielaborati manualmente, delle più celebri attrici internazionali.
Segnaliamo poi l’Archivio Martorelli, con le sue fotografie legate al periodo dei “paparazzi”; la mostra “il ritratto negato” presenta immagini dei protagonisti della vita politica, artistica e sociale mentre tentano di sottrarsi allo scatto del fotografo.
Infine Il fantastico mondo del circo, un evento-testimonianza dell’evoluzione che questa forma artistica sta percorrendo.
