Il progetto Content Authenticity Initiative (CAI) è un passo importante nella lotta contro la disinformazione.
Nell’epoca in cui i contenuti digitali vengono facilmente manipolati, il progetto CAI è un passo importante nella lotta contro la disinformazione. Permette infatti di certificare i contenuti con una storia verificabile, garantendo sia i creatori che il pubblico; in breve, lo scopo della CAI è di affrontare la disinformazione attraverso uno standard aperto che attesti l’autenticità e la provenienza dei contenuti digitali
Questo progetto nasce dalla collaborazione di Leica con Adobe e altre realtà, tra cui aziende tecnologiche, creatori di contenuti, media come The New York Times, Twitter, Agence France-Presse, BBC e VII Photo Agency.
Con l’aumento della manipolazione dei contenuti digitali, dei falsi e della disinformazione si sente infatti la necessità di un sistema di certificazione per una attribuzione certa, un sistema fruibile su diverse piattaforme.
Come funziona
Tecnicamente consiste in una modifica hardware con l’aggiunta di un chip che sblocca la tecnologia Content Authenticity Initiative (CAI).
Scopo della CAI è creare un sistema di certificazione in cui i creatori di contenuti possano allegare i dati di attribuzione, tra cui l’autore, il programma utilizzato per salvarla, la tipologia di modifiche che sono state effettuate in modo che si possa risalire all’originale; fornendo anche una cronologia delle modifiche apportate all’immagine, CAI cerca di rendere trasparente qualsiasi alterazione.
Per sbloccare questa funzione è necessario un chipset sicuro, per ora disponibile solo su M11-P, che memorizzi i dati certificati e di crittografare i metadati delle immagini al momento dell’acquisizione, utilizzando un algoritmo confermato da C2PA (Coalition for Content Provenance and Authenticity).
Gli utenti dovranno attivare sulla fotocamera la funzione “Content Credentials” che permetterà alla fotocamera di “firmare” le immagini con le informazioni CAI come parte dei metadati e controllare i metadati che si desiderano condividere.
All’avvio, la fotocamera cripterà i dati Exif per le immagini Dng e Jpeg.
Siti come https://contentcredentials.org/verify consentono di caricare e visualizzare le credenziali dell’immagine e di vedere se e come un’immagine è stata modificata nel tempo.
Adobe, come uno dei principali attori della CAI, ha adottato il supporto beta per le Content Credentials in Creative Cloud. In Photoshop, se si attiva questa funzione, è possibile aprire file firmati, apportare modifiche e quindi salvare nuove immagini che conservano la storia dell’immagine dall’acquisizione all’esportazione.
Leica M11-P
La nuova Leica non è molto diversa dalla M11 base e utilizza la stessa tecnologia di imaging, compreso il sensore CMOS Full Frame da 60 Mpxl.
Le specifiche di base sono invariate rispetto alla M11 standard:
Gli aggiornamenti riguardano: