La Commissione europea UE sta proponendo una normativa per stabilire una soluzione di ricarica comune per tutti i dispositivi interessati e che sfrutti lo standard comune USB-C. Le motivazioni di questa proposta sono da ricercare nel tentativo di ridurre i rifiuti elettronici.
“I caricabatterie alimentano tutti i nostri dispositivi elettronici. Ogni anno vengono venduti sempre più caricabatterie non intercambiabili o non necessari. Con la nostra proposta vogliamo mettere fine a questa situazione; i consumatori europei potranno utilizzare un unico caricabatterie per tutti i loro dispositivi elettronici portatili, un passo importante per aumentare la praticità e ridurre gli sprechi”. Queste le parole del Commissario Thierry Breton, che sono seguite a quelle di Margrethe Vestager, Executive Vice-President for a Europe fit for the Digital Age: “Abbiamo dato all’industria tutto il tempo per trovare le proprie soluzioni, ora i tempi sono maturi per un’azione legislativa che porti ad un caricabatterie comune”.
L’azione della UE a favore della USB-C non riguarda solo gli smartphone ma anche i tablet, le console, le fotocamere, gli speaker, le cuffie ecc. Le richieste della Commissione sono:
La proposta di revisione della direttiva sulle apparecchiature radio dovrà ora essere adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio mediante procedura legislativa ordinaria. Nel caso venga adottata, le aziende avranno un tempo di circa 24 mesi per potersi organizzare.
Da notare che sempre più spesso le aziende adottano questo tipo di soluzioni. Alcuni produttori di smartphone non mettono più il caricabatterie nella confezione, anche Fujifilm ad esempio non lo metterà più nelle scatole dei prossimi prodotti. Di contro Apple, che per quanto adotti già la politica “no caricabatterie” per evitare gli sprechi, adotta da sempre un altro standard: il suo. Vedremo che succederà.