L’ho conosciuto molti anni fa. Una persona brillante, decisa e con le idee chiare.
Negli anni Sessanta era fotoreporter per le testate locali e presto si rese conto che i supporti per luci e fotocamere erano troppo ingombranti e poco funzionali; ma i produttori guardavano soprattutto a fotocamere e obiettivi, in pieno boom.
Da qui l’idea di mettere in pratica le sue idee e nel suo garage realizzò qualche pezzo per sé e per pochi amici fotografi. Poi decise di presentare le sue creazioni a livello internazionale e l’affermazione sul mercato americano fu il trampolino verso un successo internazionale. La concorrenza cercava di stare al passo, copiava le sue soluzioni innovative, ma Manfrotto era sempre un passo avanti.
Fin qui la sua storia imprenditoriale. Lino era anche attento alla fotografia di qualità e lo ricordo come collezionista appassionato delle opere di Ansel Adams, con le quali abbiamo dato vita ad una splendida mostra.
Paolo Namias