Il lavoro, l’amore, i figli, gli hobby, le abitudini che cambiano e, perché no, anche i disagi che ne derivano. Il coronavirus ha cambiato le nostre abitudini, nel bene e nel male. Ora è giunto però il momento di riprenderci la nostra vita!
Vogliamo raccontare questo nuovo inizio attraverso le fotografie di chi ha ricominciato a lavorare, a studiare, a svolgere (in modo differente rispetto a prima) tutte quelle attività che fino a ieri ci erano precluse a causa dell’emergenza (non ancora terminata, ricordiamolo!).
E possiamo continuare a farlo attraverso le nostre immagini!
Le vostre fotografie giunte alla Redazione tramite la pagina dedicata e Instagram sono state e continuano ad essere davvero moltissime! In questa seconda fase della documentazione fotografica che abbiamo intrapreso ed in questa pagina in particolare diamo la priorità a piccoli progetti personali (serie di scatti accomunati da un filo conduttore) in grado di argomentare al meglio il tempo nuovo che state vivendo.
La raccolta degli scatti singoli più meritevoli potete consultarla come sempre all’interno della pagina dedicata al caricamento delle fotografie oppure accedendo direttamente alla galleria dedicata.
Lo ammetto, sono diventato matto nel cercare di rinvenire all’interno dei dati lasciatici dall’autore un qualche cognome da abbinare a Massimo! Ma se Massimo dev’essere, che sia! Avevo già deciso sin dal primo sguardo a questi scatti di includerli nella selezione. Tecnicamente molto ben eseguiti, compositivamente e scenograficamente interessanti nel loro limpido surrealismo, richiamano alla mente riferimento a volte ovvi (Martin Parr, Magritte) a volte meno. Dirò la verità però: di quattro scatti tre sono assolutamente all’altezza delle (ipotetiche) ambizioni, uno meno… (leggi tutto il commento qui)
I progetti fotografici su ‘di se’ mi hanno sempre incuriosito. Non sono l’unico, in quanto la storia dell’arte contemporanea è pregna di esempi in cui l’artista ha trovato più congeniale allo scopo usare se stesso in qualità di materiale da plasmare che non altri o altro. Tornando a noi, Micol Ratto ci ha mandato un assai esteso progetto di autoritratto (InOut) che mi fa piacere proporre. Il motivo è presto detto: si comprende benissimo, dalle ‘sezioni’ eterogenee in cui è articolato, il fatto che l’autrice ha compiuto una congrua ricerca dietro e davanti alla fotocamera. Non saprei dire se tale ricerca… (leggi tutto il commento qui)
Veniamo al ‘misurato’ progetto di Raimondi Paolo. Che dire? Poteva anche mandarcene qualcuno di più di questi suoi ottimi bianconeri! Un BN bello denso, ‘spesso’ direi. Vi troviamo una stupenda messa a fuoco con bokeh, sempre accurata e precisa nonché un editing deciso che dimostra il fatto he un suo stile evidentemente già lo ha trovato. La Street è un ambito che le piace e si vede. Mi piace il taglio che ha dato… (leggi tutto il commento qui)
Non ci capita spesso di pubblicare progetti di still-life o di macro proposti da coloro che leggono le nostre riviste o che seguono il nostro sito Fotografia.it. Soprattutto questi progetti appaiono di difficile collocazione poiché molto facilmente evadono un tema che possa riguardare ambiti differenti dalla loro stessa natura. In questo caso la macro realizzata da Massimo Beni non fa eccezione ma ho pensato di citarla egualmente poiché mostra due pregi… ed un goloso difetto… (leggi tutto il commento qui)
A prima vista, osservata da lontano, la serie di scatti proposti da Zuliani Paola mi aveva indotto a pensare che si trattasse di una delle ennesime cronistorie per fotogrammi inerenti i tanti momenti della vita sotto quarantena che tutti noi, ognuno a modo suo, ha sperimentato durante questi mesi di patimento. Beh, lo è… ma è differente! Innanzitutto Paola non si è risparmiata per numero di fotogrammi, tutti ben orchestrati, magari alcuni non originalissimi, ma assolutamente uniformi per stile e tecnicamente molto ben realizzati. Molto. Mi piace la scelta… (leggi tutto il commento qui)
Antonello Serrao non scatta su banco ottico ma con una reflex. In questo caso con lo smartphone. I suoi fotogrammi non sono irreprensibili ma assolutamente spontanei. Un editing ancora in divenire ma si vede che ci sta mettendo le mani. In particolare il motivo per cui li voglio proporre sta nel fatto che si tratta di fotografie del tutto spontanee e naturali ma… fatte come di devono fare in questi casi! Sono popolate di personaggi… (leggi tutto il commento qui)
Il lavoro di Andrea Dani è particolare. Non vi è unicità di luogo, non di tempo e nemmeno una (comoda) continuità tecnica dettata dall’impiego di una stessa focale o di uno stesso stile di editing. Eppure questi scatti si riconoscono tutti come facenti parte di un medesimo progetto. Da questo punto di vista riuscire a mantenere un filo conduttore pur offrendo fotogrammi estremamente variegati è una dote prettamente reportagistica che non si improvvisa affatto… (leggi tutto il commento qui)
Ma “La vita ai tempi del Coronavirus” non è solo reportage, anche ritratto. Stare in casa ci permette di sperimentare luci, pose, inquadrature..insomma, di realizzare ritratti davvero interessanti: una volta padroneggiata la tecnica, il passo successivo è la creatività! E questa serie di immagini che ci ha spedito Monica Corda che ritraggono sua figlia ne sono un esempio perfetto!
All’interno del nucleo degli scatti proposti dai lettori per ‘La vita ai tempi del Coronavirus’ le immagini di Davide Borghi si sono distinte per una uniformità stilistica e tecnica di non poco conto e tale da riuscire a creare un racconto per scene facile da seguire, accattivante ed estremamente piacevole… (leggi tutto il commento qui)
Un progetto interessante e che merita di essere condiviso integralmente è “Hotel mamma e papà” di Giorgio Pincitore. “È dura ma pensiamo che bello, poi, quando ci rivedremo… quando questo hotel tornerà a essere popolato come prima e non avremo più paura di abbracciarci!”
Quelle che potete vedere nella Gallery, settimanalmente aggiornata, sono solamente alcune di quelle che ci avete inviato e che andranno a costituire un vero e proprio documento di questo momento storico. Grazie a tutti!