Non si parla ovviamente di una vera e propria fotocamera, ma di un fascio di luce laser che sarà impiegato per riprendere fenomeni che potrebbero essere non ripetibili.
Il Caltech – California Institute of Technology – nello specifico il suo professore di ingegneria medica ed elettrica Lihong Wang, ci stupisce ancora. Nel 2017 vi raccontammo di come studiarono un modo per ovviare al problema della dimensione e delle curvatura delle lenti montate nella fotocamera dello smartphone sostituendole con uno strato ultrasottile al silicio (OPA – Optical Phased Array). Questo nuovo progetto si basa invece proprio su lenti e specchi per diminuire gli impulsi luminosi e sulla tecnologia della fotografia spettrale ultraveloce compressa: il laser non solo sarebbe in grado di imprimere una raffica da 70 bilioni di fotogrammi per secondo ma anche di dare informazioni su quattro dimensioni, procedimenti utili per comprendere in maniera più approfondita questione legate a fusione nucleare, fisica fondamentale e propagazione delle onde elettromagnetiche.
Tutti i dettagli di questa ricerca si possono trovare sul sito del National Center for Biotechnology Information.