"Oerlemans era un giornalista che continuava dove gli altri si fermavano, spinto dalla passione di trasmettere notizie in immagini da diversi punti caldi del mondo", ha detto il ministro degli Esteri olandese Bert Koenders in un comunicato.
Jeroen Oerlemans sarebbe dovuto rientrare a casa da Sirte il lunedì. È invece stato freddato da un cecchino dell’ISIS con un colpo al petto la domenica, durante un’uscita con una squadra di sminamento nella parte della città appena liberata dall’egida dello Stato Islamico da parte del Governo.
Nel 2012 era stato rapito e ferito da truppe ISIS in Siria con il collega John Cantlie, ma era stato liberato la settimana successiva. Nonostante ciò, Oerlemans non si era fatto intimorire ed aveva continuato nella sua missione di fotoreporter.
A 45 anni, dopo una vita passata al fronte tra Afghanistan, Siria e Libia, Jeroen Oerlemans lascia una moglie e tre figli piccoli.
Il suo ultimo reportage da Sirte è datato luglio 2016 ed è visionabile sul sito di de volkskrant.
