Nel corso degli ultimi anni molte aziende hanno mostrato dei prototipi di sensore curvo, ma solo la startup francese Curve One ha appena annunciato che potrà cominciarne la produzione di massa: basato sull’imitazione della struttura dell’occhio umano, questo nuovo sensore curvo potrà modificare significativamente la struttura delle future ottiche fotografiche.
“Imitando la retina dell’occhio, questa nuova tecnologia avrà un impatto su ogni futuro sistema di imaging andando a correggere direttamente la curvatura di campo nel piano focale delle ottiche” si legge nel comunicato con cui Curve One presenta il suo nuovo sensore CMOS curvo. Il classico sensore “piatto” è il motivo per il quale la struttura interna delle ottiche è solitamente così complessa: per compensare le distorsioni e le aberrazioni date dal passaggio della luce e dal suo impatto sulla superficie del sensore, le lenti impilate all’interno del barilotto devono essere di diverso tipo – da qui il massiccio impiego di quelle asferiche ad esempio.
Con l’utilizzo di un sensore curvo invece queste strutture diverrebbero inutili perché comporterebbero un minor utilizzo di lenti (le lenti asferiche diverrebbero inutili) e una più semplice lavorazione delle stesse; inoltre, proprio per la sua forma, garantirebbe un miglior impatto della luce sulla superficie fotosensibile quindi migliorerebbe le prestazioni e le renderebbe più uniformi dal centro ai bordi del fotogramma. Oltre a migliorare la qualità ci sarebbe però anche un vantaggio costruttivo in termini di ingombro e di peso: strutture interne più semplici renderebbero le ottiche più compatte e leggere.