La stampa da collezione è dedicata a Sebastião Salgado
Il lavoro è da sempre uno dei temi importanti per la fotografia, ma finora nessuna rivista aveva voluto proporlo; è un tema difficile e non certo facile da capire da parte del pubblico.
Il lavoro però è importante, è attraverso il lavoro che scopri l’uomo, la sofferenza, l’entusiasmo, la creatività. Ed è quello che si legge nelle immagini dei fotografi che pubblichiamo, fotografi che puntano il loro obiettivo sui tanti aspetti del mondo del lavoro.
“The Sweet and Sour Story of Sugar” è un importante progetto fotografico sulle condizioni del lavoro, le questioni ambientali, la produzione e il consumo di prodotti a base di zucchero. I fotografi non hanno bisogno di presentazione: James Delano, Francesco Zizola, Alejandro Chaskielberg, Ed Kashi, Carl De Keyzer, Tomasz Tomaszewski.
Gli scatti di Uliano Lucas fanno parte della sua serie “Le forme del lavoro”. Come ci racconta Uliano Lucas, questo lavoro è un racconto costruito con fotografie estrapolate da decine di reportage eseguiti in un trentennio di attività: luoghi di lavoro, di fatica, di creatività dove non era facile accedere per il timore della proprietà che venissero messi in luce aspetti controproducenti per l’immagine del prodotto e del marchio.”
“Amo così raccontare l’impresa come espressione della contemporaneità, un avamposto dove creatività, tecnologia e nuovo umanesimo si fondono in un’unica voce.” Il soggetto principe della ricerca di Niccolò Biddau è il mondo del lavoro e dell’eccellenza italiana colto nelle sue sfumature: energia creativa, fucina di idee, progettualità.
Fotoreporter impegnato a documentare momenti di guerra e di pace, Reza ha vinto numerosi premi
internazionali. Per il suo progetto “Soul of Coffee” Reza ha passato quattro mesi a contatto diretto con le comunità del Sud America, dell’Africa e dell’Asia per documentare e capire la produzione sostenibile nelle piantagioni di caffè, un lavoro che aiuta a migliorare il tenore di vita delle famiglie dei lavoratori.
La Fondazione MAST, organizzazione internazionale culturale e filantropica con sede a Bologna, propone una retrospettiva sull’industria e il lavoro, un lungo excursus storico ma soprattutto umano di come sia mutato il lavoro nell’industria dalla rivoluzione industriale ai giorni nostri. La mostra propone 254 fotografie sul rapporto tra industria e lavoratori realizzate da artisti di grande valore come Anselm Adams, Robert Doisneau, Emanuel, Ugo Mulas, Sebastião Salgado e August Sander.
Maurizio Marcato è un artista creativo e poliedrico e nei ritratti della mostra Photo&Grafie Ritratti immortala l’anima dei maestri dell’architettura e del design; i loro sguardi rivelano lo spirito, la vitalità, la passione, l’estro. Maurizio li interpreta in un modo originale in cui foto e grafia aprono un varco alla scoperta dell’anima.
La fotografia di Taco Anema affronta l’interazione tra l’uomo ed il contesto sociale nel quale è inserito. Il progetto Hundered Dutch Household è una serie di 84 ritratti di gruppo dedicata alle organizzazioni no-profit; in nessun paese come l’Olanda vi sono tante organizzazioni impegnate in questo ambito. Attraverso il ritratto di gruppo il fotografo fa emergere la coesione fra i membri impegnati in questo lavoro a fini sociali.
Alla metà degli anni Ottanta i nigeriani erano già una importante comunità in Italia; molti entravano per vie illegali e questo favorì lo sviluppo di un’economia sotterranea con le donne nigeriane costrette alla prostituzione. Sono ormai vent’anni che le donne di Benin City vengono in Italia per lavorare nel mercato del sesso; sono donne che fuggono dai conflitti e dal degrado del loro paese. Paolo Patrizi ha messo in evidenza le contraddizioni tra la tradizione e la modernità di questo mondo.
Discendente da una famiglia dalle grandi tradizioni fotografiche nel ritratto, Ana Lourdes Herrera non cattura solo un momento, coglie l’interiorità dei musicisti e svela la passione e il lavoro di tutte le persone che contribuiscono a dar vita ad uno spettacolo, dal direttori ai tecnici delle luci, dai musicisti ai cantanti, dai truccatori ai costumisti.
Dina Litovsky fotografa i lavoratori dell’ambiente della moda in una serie che, nel taglio documentaristico, rivela il suo sguardo ironico, “Fashion Lust”. Dina Litovsky si muove dietro le quinte dello spettacolo delle Settimane della Moda, entra nel cuore delle sfilate e ne immortala gli attori, le modelle, gli stilisti, gli ospiti.
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