In una recente intervista a Johnnie Behiri il CEO Sigma Kazuto Yamaki parla del futuro: ottiche anamorfiche, obiettivi per Fujifilm e sensore Foveon.
Sigma ha da poco festeggiato i 60 anni di attività. Per l’occasione Kazuto Yamaki ha rilasciato un’intervista a Johnnie Behiri di CineD nella quale ha descritto la storia dell’azienda e ha toccato alcuni punti “sensibili” circa il futuro. Sono tre gli argomenti di maggiore interesse di questa discussione. Prima di tutto la produzione di ottiche anamorfiche per il mondo foto/video; in questo caso Yamaki ha sì ribato l’interesse per il segmento cinema ma non si è sbilanciato in previsioni ammettendo di non aver pianificato nulla per il futuro prossimo. La causa è da ricercarsi nella comprensione del “good character” che vogliono i cineasti e che Sigma deve ancora comprendere appieno essendo un’azienda con impronta più fotografica.
E le possibili ottiche X-Mount? Potrebbero arrivare anche se non si sa quando. Yamaki ha ammesso di guardare con interesse verso il sistema X, soprattutto circa la grande domanda di corpi macchina Fujifilm che è in continua crescita.
Ma la parte più interessante è sicuramente quella che riguarda la tanto attesa Sigma fp con sensore Foveon. “Ci abbiamo provato in passato, ma il sensore che avevamo non era ‘good enough’ per la produzione di massa”. La priorità è sempre quella di arrivare alla miglior qualità possibile in ambito fotografico; la vera sfida è qui quella di riuscire ad offrire una buona velocità in readout.
Ecco qui l’intervista completa a Kazuto Yamaki: