A causa delle sanzioni statunitensi (Huawei è ancora nella blacklist stilata da Donald Trump nel 2019) Huawei sarà costretta a fermare la produzione di chip: come ha affermato Richard Yu alla Associated Press, i Kirin sono realizzati da appaltatori che necessitano di varie componenti americane per il loro assemblaggio.
“Sfortunatamente, nel secondo round di sanzioni statunitensi, i nostri produttori di chip hanno accettato ordini solo fino al 15 maggio. La produzione terminerà il 15 settembre. Quest’anno potrebbe essere l’ultima generazione di chip di fascia alta Huawei Kirin.”
Come abbiamo scritto a maggio, le nuove restrizioni previste dall’amministrazione Trump sancisce che anche tutti i fornitori di chip con sede all’estero, ma che utilizzano componenti americane per produrre processori, dovranno chiedere una licenza agli Stati Uniti d’America per poter fare affari con la TelCo cinese. Il problema comincia a farsi davvero grave: se è vero che la mancanza di servizi Google si può sopperire (e Huawei ha già cominciato a farlo), l’impossibilità di produrre i chip potrebbe portare Huaweri a doverli acquistare direttamente da Qualcomm, unica azienda in grado di sviluppare processori di alto profilo. Huawei Mate 40 potrebbe essere quindi l’ultimo smartphone cinese con a bordo un processore proprietario. Il futuro, mai come ora, comincia a diventare incerto.