Questa mostra è il primo grande omaggio calabrese alla fotografa siciliana. Fino al 2 febbraio Reggio Calabria ospita nell’Arena dello Stretto una selezione di 52 fotografie che ripercorrono cinquant’anni (1971-2020) del lavoro fotografico di Letizia Battaglia.
Questo spazio pubblico, sul lungomare, senza barriere e senza frontiere, si affaccia sullo stretto creando un forte legame con la terra natale di Battaglia.
Le immagini più iconiche di Letizia Battaglia sono documentazione e denuncia di momenti tragici della storia italiana, e in particolare del Sud, da non dimenticare. Allo stesso tempo in mostra si scoprono anche altri sguardi della fotografa siciliana, come quello che entra nel cuore della sua città, Palermo, e la rappresenta in tutte le sue contraddizioni.
Vi sono anche numerose immagini di bambine e bambini colti nel loro ambiente familiare e di gioco, così come momenti di festa e di incontro ritratto dell’anima più popolare del nostro Paese.
Accompagna il progetto espositivo il volume edito da Electa e curato da Paolo Falcone e Sabrina Pisu che hanno coinvolto sette donne, scrittrici e autrici: attraverso le lettere che compongono l’espressione “senza fine” hanno dato vita a parole, chiavi di lettura per descrivere la forte personalità, i progetti, l’impegno civile e gli scenari sociali che l’hanno vista testimone.
La fotografa
Letizia Battaglia, nata a Palermo nel 1935, è tra le prime donne fotoreporter italiane. Dal 1969 inizia a collaborare con il quotidiano del pomeriggio L’Ora di Palermo. Dal 1971 al 1974 vive a Milano e inizia a fotografare importanti intellettuali come Dario Fo, Franca Rame e Pier Paolo Pasolini, documentando alcuni dei fenomeni culturali e sociali come i processi e le manifestazioni tra la città meneghina e Genova. Nel 1974 ritorna a Palermo dove dirige fino al 1991 il settore fotografico del quotidiano L’Ora e fonda con Franco Zecchin l’agenzia Informazione Fotografica attiva fino al 1994.
È stata attivista, fotografa, editrice, giornalista, regista, ambientalista, Assessora alla Vivibilità del Comune di Palermo con la giunta di Leoluca Orlando negli anni della “Primavera di Palermo”, deputato regionale dell’Assemblea Regionale Siciliana, attrice, scrittrice e molto altro.
È cofondatrice del Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato”.
Nel 1985 è la prima donna (con Donna Ferrato) e la prima autrice europea a ricevere a New York il W. Eugene Smith Grant per la fotografia sociale e nel 1999 a San Francisco il Mother Jones Photography Lifetime Achievement Award per la fotografia documentaristica. Nel 2007 a Colonia la Deutsche Gesellschaft für Photographie le assegna il Dr. Erich Salomon Award. Nel maggio 2009 viene premiata a New York con il Cornell Capa Infinity Award.
Nel 1986 è fondatrice con Franco Zecchin della rivista Grandevù – Grandezze e bassezze della città di Palermo, nel 1991 cofondatrice della rivista Mezzocielo, bimestrale realizzato da sole donne e nel 1992 della casa editrice Edizioni della battaglia. Nel 2017 il New York Times l’ha inserita tra le undici donne del pianeta più rappresentative dell’anno. Nel 2017 è tra le mille donne segnalate per il Nobel per la pace dal Peace Women Across the Globe.
Ha tenuto mostre personali e collettive in importanti musei e istituzioni in Italia e all’estero e ha all’attivo molte pubblicazioni
Nel 2017 apre il Centro Internazionale di Fotografia della Città di Palermo ai Cantieri Culturali alla Zisa e lo dirige fino alla sua scomparsa, il 13 aprile 2022 all’età di 87 anni
Nel 2021 fonda insieme ai nipoti Matteo e Marta Sollima l’Associazione Archivio Letizia Battaglia.. Dal 2022 la cura del suo archivio è affidata all’Associazione Archivio Letizia Battaglia
La mostra
La mostra, curata da Paolo Falcone, è stata realizzata con il contributo del Segretariato Regionale per la Calabria – Ministero della Cultura in collaborazione con l’Archivio Letizia Battaglia e la Fondazione Falcone per le Arti, Reggio Calabria, Arena dello Stretto, fino al 2 febbraio 2025
L’esposizione è accompagnata da Esistere come donna, un programma di incontri promosso dal Segretariato Regionale per la Calabria, ideato e realizzato da Electa con Fondazione Fondamenta. Esistere come donna è un racconto a più voci sulle pratiche di esistenza e sugli insegnamenti che grandi donne dell’arte, della letteratura, della società civile ci hanno consegnato attraverso le loro vite, le loro scelte, le grandi ribellioni e i piccoli gesti e che risuonano ancora oggi potenti e appassionanti. Come lo sguardo e l’impegno di Letizia Battaglia.