Duck and Cover, in mostra dal 4 giugno al 17 giugno presso La Casa di Vetro di Milano, una selezione di 65 immagini provenienti in gran parte dagli Archivi di Stato americani che ripercorre il lungo conflitto semi-armato che ha contrapposto le democrazie liberali alle dittature comuniste capitanate dall’URSS.
Il titolo Duck and Cover, “Accucciati e Copriti” (sotto il banco se sei uno studente), è tratto da un famoso documentario statunitense del 1952 in cui veniva insegnato ai ragazzini delle scuole americane cosa fare in caso di attacco atomico.
In questo periodo l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa
ci proietta nel clima della guerra fredda degli anni del dopoguerra, un’epoca caratterizzato
da un’atmosfera opprimente e contraddistinto dal terrore di un’imminente guerra
nucleare.
Una mostra quindi di particolare attualità questa che apre a La Casa di Vetro di Milano, realizzata con immagini provenienti in gran parte dagli Archivi di Stato americani (tra cui quelli della CIA) e che ripercorre il conflitto che ha contrapposto le democrazie liberali alle dittature comuniste guidate dall’Unione Sovietica e dalla Repubblica Popolare Cinese.
L’esposizione, curata
dal giornalista Alessandro Luigi Perna e prodotta da Eff&Ci – Facciamo Cose
(www.effeci-facciamocose.com), fa parte del progetto History & Photography
(www.history-and-photography.com), che ha per obiettivo raccontare la Storia
con la Fotografia (e la Storia della Fotografia) valorizzando e rendendo
fruibili al grande pubblico e a scuole e università gli archivi storici pubblici
e privati.
La narrazione è concepita sia per un pubblico adulto che per gli studenti di scuole e università e il curatore non solo ripercorre i principali fatti dell’epoca, ma cerca anche di proporre una prospettiva laica su un pezzo della storia contemporanea ancora raccontato e deformato attraverso la propaganda e le ideologie delle parti contrapposte.
Una selezione di 65 immagini iconiche
Le fotografie provengono in gran parte dagli Archivi di Stato americani, inclusi quelli della CIA, e ripercorrono il lungo conflitto. È un’operazione difficile quella di raccontare la Guerra Fredda, perché non fu solo un conflitto globale tra alleanze di nazioni, ma fu anche una permanente guerra civile sia ideologica che di classe all’interno degli Stati coinvolti, cioè in pratica tutti quelli del pianeta.
Nel racconto della Guerra Fredda, Alessandro Luigi Perna suggerisce una
riflessione sugli effetti della real politik portata alle sue estreme
conseguenze affrontando anche la questione terribile, per il fronte democratico,
della dittature di destra che vennero supportate, per quanto sanguinarie e feroci,
per contrastare l’espansione nel mondo delle dittature di sinistra.
Approfondisce anche l’aspetto poco considerato in genere dai commentatori, di
come l’instaurazione di regimi di ispirazione comunista o socialista nei Paesi
islamici abbia diffuso in quelle società valori laici che hanno permesso alla
popolazione di uscire da una condizione di oscurantismo religioso e di eterno
feudalesimo medievale.
Alessandro Perna affronta i tanti paradossi di quell’epoca, come quello dei giovani appartenenti a classi sociali benestanti all’interno delle democrazie liberali che inneggiavano, in nome di un supposto mondo nuovo più libero e giusto, ai leader delle dittature comuniste mentre all’interno delle dittature comuniste i loro coetanei si ribellavano e scendevano in piazza a protestare proprio in nome dei valori delle democrazie liberali.
La Guerra Fredda si conclude negli anni Ottanta quando, grazie anche al
rilancio della corsa agli armamenti nello spazio, gli Stati Uniti raggiungono
un vantaggio strategico militare che l’Unione Sovietica non riesce a colmare. Lo
sforzo di eguagliare militarmente i suoi avversari la trascina sull’orlo del
fallimento economico.
La mostra Duck and Cover. Storia della Guerra Fredda Ideazione e cura di Alessandro Luigi Perna, Produzione di Eff&Ci – Facciamo Cose Foto di: U.S. National Archives and Records Administration, U.S. Library of Congress, CIA – Central Intelligence Service, Bridgeman Images, Archivi fotografici Dal 4 marzo al 17 giugno 2023 Dal mercoledì al sabato (dalle 16.00 alle 19.30) Ingresso € 5,00 Visite guidate su appuntamento € 15,00, Fotoproiezioni commentate su appuntamento € 15,00