È cominciato tutto per una sfida. In una notte dello scorso anno, Florian Kainz, ingegnere software a Google, ha scattato una foto del Golden Gate con San Francisco sullo sfondo con attrezzatura professionale: Canon EOS 1D X e Zeiss Otus 28mm f/1.4 ZE. Al rientro in ufficio ha mostrato il risultato ai colleghi che si occupano di fotografia computazionale – branca che si occupa dello sviluppo di algoritmi nuovi per smartphone – e uno di loro ha ben pensato di sfidarlo a riprodurre un’immagine simile utilizzando Google Pixel e Nexus 6P.
Challenge accepted.
Google Pixel ha una funzione HDR interessante: lo smartphone, con un tempo massimo di esposizione di 10sec, scatta 10 immagini e le fonde in una sola. Il tempo, che per molti sarà breve, è commisurato al fatto che i più non escono di casa con un piccolo treppiede, per cui è il tempo massimo consentito perché il software possa lavorare senza sbavature su una foto presa a mano libera.
Partendo da ciò Florian Kainz ha scritto da zero una piccola app per Andoid che permettesse controlli manuali su esposizione, ISO e distanza di messa a fuoco: registra una raffica di 64 fotogrammi a diverse esposizioni e salva i file RAW DNG per una lavorazione successiva su PC.
Ha usato questa app per fotografare diverse scene notturne, alcune illuminate dalla Luna altre in totale assenza di una fonte di luce diretta, sotto le stelle. Con un tempo di posa di 2 secondi, ha scattato in manuale 32 immagini di ciò che vedeva e 32 immagini nere, andando a coprire con del nasto adesivo l’obiettivo della fotocamera dello smartphone. Una volta su Photoshop ha unito i 32 fotogrammi reali e rimosso l’abbondante (come prevedibile date dalle dimensioni del sensore) rumore e li ha poi elaborati assieme ai 32 fotogrammi neri per rimuovere le imperfezioni ulteriori causate dalle variazioni dei livelli di nero del sensore.
I risultati sono impressionanti se pensiamo al mezzo che li ha prodotti. Certo c’è una buona dose e conoscenza di Photoshop, ma forse un giorno tutti questi passaggi potrebbero essere del tutto automatici..
Potete trovare tutto, risultati e foto in alta, sul Google Research Blog.