Enzo Sellerio, nato a Palermo in una famiglia colta e cosmopolita (padre, fisico e docente universitario, madre ebrea russa insegnante nell’ateneo palermitano) si forma negli anni ferventi della Sicilia liberata e del dopoguerra.
La sua opera fotografica si concentra principalmente sulla Sicilia, catturando scene di vita quotidiana, paesaggi e ritratti. Tra i suoi lavori più noti, “Borgo di Dio” (1955), un reportage neorealista che documenta la vita in un quartiere povero di Palermo.
Vi sono poi “Palermo” (1960), un ritratto della città, che esplora le sue contraddizioni e la sua bellezza e “I Paesi dell’Etna” (1962), una serie di fotografie che celebrano il paesaggio e la cultura dei paesi che circondano l’Etna.
Le fotografie di Enzo Sellerio si distinguono per l’alta qualità tecnica, la sensibilità interpretativa e l’attenzione ai dettagli; Sellerio è stato un intellettuale a tutto campo, capace di fondere nelle sue fotografie un’alta qualità tecnico-formale con una grande sensibilità interpretativa.
Voce autorevole della cultura siciliana, appassionato difensore della società civile e dei valori identitari dell’isola, è stato una figura di riferimento per molti altri fotografi, artisti, studiosi, scrittori.
Fondatore, insieme alla moglie Elvira Giorgianni della nota casa editrice, progetta e cura libri d’arte e fotografia, e inventa la grafica di tutte le collane, tra cui La memoria, la celebre collana blu.
L’esposizione, realizzata in collaborazione con l’Archivio Enzo Sellerio, presenta una selezione di 85 fotografie, per la maggior parte stampe d’epoca, a cui si aggiunge una serie di stampe da negativi originali inediti selezionati in occasione del centenario dal vasto e ancora in parte inesplorato archivio del fotografo. Una piccola ma preziosa antologia fotografica dedicata ai luoghi e alle persone della sua Sicilia, rivelata spezzando i tradizionali stereotipi visivi che a lungo hanno connotato la conoscenza dell’isola, per mostrarne invece gli aspetti più realistici, simbolici e contradditori: frammenti di vite, luoghi, comportamenti, osservati con uno sguardo libero, nutrito di storia dell’arte e del cinema, capace di ironia e dolcezza e non privo di malinconia.
Fotografie di un grande autore e di uno dei protagonisti della stagione del reportage italiano che si intreccia al neorealismo, vicino, per qualità narrativa e potenza di sintesi, alla fotografia umanista francese di autori come Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau o Ėdouard Boubat.
Il percorso espositivo presenta i nuclei fondamentali del lavoro svolto dal fotografo in un ventennio di attività: dal primo reportage, Borgo di Dio pubblicato nel 1955 sul periodico “Cinema Nuovo”, alle moltissime fotografie realizzate a Palermo e in particolare quelle commissionategli nel 1961 dalla prestigiosa rivista svizzera “du”; dal racconto dei Paesi dell’Etna, realizzato per la stessa rivista nel 1962, ai molti ritratti di artisti, intellettuali e attori del mondo dello spettacolo che hanno contribuito alla stagione culturale palermitana del secondo Novecento.
Gallerie d’Italia – Milano, Museo di Intesa Sanpaolo
Mostra a cura di Monica Maffioli e Roberta Valtorta, in collaborazione con Olivia e Antonio Sellerio
Fino al 13 aprile 2025
Gallerie d’Italia