Scorrendo la lista dei premiati ci si rende subito conto di come il settore delle compatte abbia sentito la concorrenza degli smartphone; i premi infatti si sono ridotti a due, la Premium Compact Camera e la Travel Compact Camera. Meno premi, ma questo non significa una minore qualità, tutt’altro; la Leica Q ha un sensore Full Frame da 24 Mpxl capace di offrire un’eccellente qualità d’immagine grazie anche all’ottimo obiettivo 28 millimetri f/1.7. E’ la prima volta che Leica viene premiata dalla giuria Eisa a conferma della rinnovata vitalità di questo marchio.
L’altra compatta premiata è la Sony HX90V, una vera travel camera grazie che, nonostante il corpo molto piccolo riesce ad integrare uno zoom 24-720mm ed un mirino elettronico a scomparsa; chi viaggi apprezzerà anche il GPS integrato e il Wi-Fi con NFC, oltre ovviamente alla registrazione video Full HD.
Si capisce quindi come i produttori abbiano deciso di puntare non tanto su apparecchi generici quanto su fotocamere specializzate in ambiti ben definiti, dove riescono ad offrire prestazioni impossibili per gli smartphone. E la conferma viene dalla Panasonic Lumix G7 eletta Photo & Video Camera in quanto strumento capace di offrire una completa registrazione video 4K ad un prezzo molto conveniente oltre alle sue elevate prestazioni fotografiche.
Oltre alle compatte, l’altro tema dei premi Eisa di quest’anno è l’impegno dei produttori sul fronte degli obiettivi, sia per le reflex che per il Compact System. Sono davvero sorprendenti i progresso in questo ambito; i produttori stanno combinando la potenza dell’elaborazione a computer degli schemi ottici con le caratteristiche dei vetri speciali realizzando ottiche di alta qualità a prezzi tutto sommato contenuti rispetto al passato. E’ in pratica una grande ottimizzazione delle tradizionali tecniche di produzione che facendo a meno delle correzioni software, sfruttate invece per gli obiettivi di fascia bassa, meno costosi. La qualità delle ottiche si conferma quindi di grande importanza in fotografia, basta scorrere l’elenco dei premiati tra cui troviamo lo straordinario grandangolo Sigma 24mm f/1.4 Art e l’altrettanto straordinario Canon EF 11-24mm f/ 4L, uno zoom davvero unico nel suo genere. Numerosi sono gli zoom, a cominciare dal Sigma 150-600mm f/5-6.3 dedicato alla fotografia di sport e natura al Tamron SP 15-30mm f/2.8 che monta lo stabilizzatore nonostante le focali grandangolari. Passando al Compact System troviamo un’ottima focale fissa, il Sony FE 90mm f/2.8 macro e gli zoom Fujinon XF 16-55mm f/2.8 tropicalizzato insieme al professionale Olympus M.Zuiko 40-150mm f/2.8.
Ho lasciato per ultime le fotocamere ad ottica intercambiabile, ottime macchine ma all’interno di un sentiero ormai definito; sia le reflex che le CSC affinano le caratteristiche che le contraddistinguono, con la particolarità della coppia professionale Eos 5DS/5DS R con cui Canon supera la soglia dei 50 Mpxl pur con un rumore contenuto. Se sarà una tendenza effettiva lo verificheremo a breve in quanto da tempo si parla di un sensore Sony della stessa taglia che potrebbe essere montato anche da Nikon.
Sul lato opposto, la Nikon D5500 è un’ottima reflex di ingresso nel sistema, compatta, leggera, ma di elevate prestazioni ed un sistema autofocus a 39 punti superiore a quanto offerto dai concorrenti. E’ una fotocamera moderna per cui non mancano il monitor Touch orientabile per i selfie e la connettività Wi-Fi per la condivisione delle immagini.
Tra le CSC spicca la Sony Alpha 7 II; con la serie 7 Full Frame Sony ha avuto molto successo e la Alpha 7 II è una evoluzione del precedente modello introduce lo stabilizzatore d’immagine su 5 assi; Fuji invece ha “semplificato” la X-T1 per offrire prestazioni simili ma ad un prezzo sensibilmente inferiore per ampliare ulteriormente la diffusione di una serie di macchine indubbiamente apprezzate.
Paolo Namias