I dati CIPA di febbraio 2021 mostrano una stabilità che non si vedeva dal 2017, perlomeno nel secondo mese dell’anno. Dopo un gennaio molto difficile, è proprio febbraio a far tirare un sospiro di sollievo. Un dato molto importante se pensiamo che solitamente è uno dei mesi più difficili dell’anno.
Dopo un biennio 2019 e 2020 molto difficile, forse si torna a respirare. Le previsioni fatte da Kazuto Yamaki, CEO Sigma, che vedevano un 2021 in netta ripresa sembrano essere profetiche; anche i risultati fiscali del 2020 pubblicati da Canon sembrano andare in questa direzione, con la divisione Imaging che figura come quella più profittevole dell’intera multinazionale. Ma diamo uno sguardo ai dati di vendita e distribuzione diramati da CIPA – Camera and Imaging Products Association – per il febbraio appena trascorso.
I volumi indicati dal pdf CIPA di febbraio 2021 vedono il segmento in ripresa che torna sui volumi del 2020 anzi li migliora. Se guardate nella loro interezza produzione e spedizioni sono aumentate del +7.6% (+2.7% a valore) e +5.8% (+8.3% a valore) rispetto a gennaio 2021 e del +5.5% (+9.3% a valore) e -0.8% (+20.2% a valore) rispetto allo scorso anno.
Nel dettaglio. Le fotocamere ad ottica intercambiabile (reflex e mirrorless) guadagnano 3.5% in produzione e 2.6% in spedizione rispetto a gennaio 2021, segnando un 4% e 10% in più a valore. Dato impietoso rispetto al 2020: più basse produzione e spedizione, più alto il valore rispettivamente del 14% e 30%. Le reflex continuano la loro parabola discendente, le mirrorless invece veleggiano col vento in poppa: rispetto a gennaio 2021 +8.4% in produzione (+10% a valore) e +2% in spedizione (+14% a valore), ma rispettivamente un sonoro +20% (+55%) e +4% (+66%) rispetto allo scorso anno.
Le compatte continuano a non fare segnare un + percentuale ma sono in ripresa, perlomeno stabili rispetto al mese nerissimo di gennaio 2021.