Olympus pubblica per l’ultima volta i risultati finanziari della divisione imaging evidenziando più perdite del previsto. Il Japan Industrial Partner avrà molto lavoro da fare.
Sono circa 400 i milioni di dollari persi da Olympus Imaging nel primo semestre dell’anno fiscale 2021, che va da aprile a settembre 2020. L’azienda evidenzia come una parte “significativa” di questo rosso è imputabile alla pandemia di Covid-19, ma sono scuse che alla lunga reggono poco. Di sicuro il lockdown e i ritardi hanno giocato un ruolo non trascurabile per tutte le aziende, ma Olympus paga lo scotto di un immbolismo che la vede arenata da diversi anni a questa parte e di certo la tendenza odierna a preferire sensori di più grandi dimensioni non aiuta: poche innovazioni e pochi investimenti nel segmento imaging, molto probabilmente tenuto a galla dai ricavi positivi delle altre divisioni dell’azienda.
JIP è quindi chiamata a fare una sorta di miracolo. Quando ha acquisito il marchio VAIO da Sony sappiamo però com’è andata a finire: il mercato è stato talmente ristretto che è diventato esclusivo per il mercato giapponese. Nei giorni scorsi la scure ha cominciato a calare con la chiusura di alcuni punti vendita inoltre il fondo non ha mai nascosto di voler puntare su segmenti differenti da quelli odierni, andando forse a contraddire le sicurezze garantite in passato ai consumatori. Staremo a vedere come finirà. Di certo un marchio simile, con la storia che ha alle spalle, meriterebbe un occhio di riguardo.
Trovate tutti i dati distribuiti da Olympus a questo link.