Se il titolo non vi è nuovo è perché poco tempo fa avevamo parlato di come nasce una pellicola Kodak. Ora, un altro video dalla differente produzione e marchiato Exploredinary, ci porta dietro le quinte di un altro mostro sacro della pellicola: Ilford.
La pellicola Ilford, nata in Inghilterra proprio a Ilford nel laboratorio di Alfred Hugh Harman nel 1879, viene prodotta dal 1928 in uno stabilimento sito a Mobberley vicino a Manchester. Sarah Reyes e Daniel Driensky di Exploredinary ci portano quindi dietro le quinte della produzione di una delle pellicole più iconiche della storia della fotografia analogica in bianconero. Nel video viene spiegato ogni singolo passaggio della catena produttiva a partire dall’emulsione (cristalli di alogenuro d’argento e gelatina), il componente più importante perché quello che influisce sulla grana e sulla sensibilità. Viene prodotta in totale oscurità in “panetti” da circa 5 Kg l’uno.
L’emulsione viene poi testata in qualità da un intero team di ricercatori prima di essere approvata per la produzione.
Dopo la stesa dell’emulsione sul supporto, la pellicola viene fatta asciugare molto lentamente.
La finitura avviene in una parte diversa dello stabilimento. Per poter trasportare il materiale fotosensibile vengono quindi utilizzate quelle che in Ilford chiamano “coffin”, letteralmente bare. Ed in effetti ne hanno tutte le sembianze.
Ogni rotolo, lungo circa 600 metri, viene poi tagliato nel formato 35mm in 24 o 36 pose. Successivamente viene confezionato in contenitori metallici pretagliati e poi spedito praticamente in tutto il mondo.
Ecco qui il video completo: