Per molti questo periodo equivale ad una “reclusione forzata” ed ecco che le ore a disposizione per se stessi, in alcuni casi, aumentano. La fotografia di certo è una uona scappatoia alla routine: la casa può diventare uno studio improvvisato che stimola la creatività.
Nei giorni scorsi abbiamo affrontato il tema dell’illuminazione nel ritratto e abbiamo spiegato come sviluppare il negativo bianconero senza camera oscura. Ecco qui qualche suggerimento di Jeff Meyer per fotografare i bambini.
Il tempo è essenziale quando si fotografano i neonati, non stanno mai fermi! Naturalmente, l’illuminazione cambia e i neonati si muovono quindi è inevitabile che bisognerà regolare le impostazioni preventivamente, come l’esposizione e il bilanciamento del bianco. Per lavorare in modo rapido la Priorità Tempi è sicuramete quella più comoda poiché permette di impostare la velocità di scatto preferita mentre la fotocamera si occupa di valutare l’apertura migliore: meglio partire con 1/250s e poi regolarsi di conseguenza, per evitare che il ritratto diventi sfocato. Nella maggioranza dei casi, per tutte le altre foto insomma, si utilizza lo scatto singolo..ma per i ritratti ai bambini potrebbe essere utile passare allo scatto continuo: nessun bambino è in grado di mantenere una posa, la raffica aiuta a seguirne i movimenti improvvisi e a catturare il momento perfetto.
I classici scatti di neonati includono i primi piani, mentre dormono sulla spalla di mamma o papà: regola d’oro per dare un senso di initimità alla fotografia è quella di scattare all’altezza degli occhi. Non solo, perché è importante sfruttare al meglio la luce naturale: una tecnica semplice è quella di utilizzare un elemento riflettente per sfruttare la luce che arriva da una finestra. Non c’è bisogno di un pannello professionale, basta un foglio bianco o un pezzo di carta di grandi dimensioni: con il bambino accanto alla finestra e un familiare che inclini il riflettente, la luce proveniente dalla finestra illuminerà le ombre sul lato del viso.
Il treppiede. Vero, come detto prima i bambini non stanno mai fermi..ma un treppiede aiuta in particolari situazioni. Per esempio permette di lasciare al fotografo le mani libere per intrattenerli e distrarli! Il flash. Anche lui può dare la giusta luce se non si vuole utilizzare quella naturale, basta non puntarlo direttamente negli occhi: in questo caso basterà far rimbalzare la luce su una parete vicina per ottenere un buon effetto.