Il colore blu nell’arte ha una lunga tradizione. Inventato dagli antichi egizi nel 2200 a.C., questo pigmento era creato manualmente da calce e minerali per le arti decorative. La cromia veniva scelta per le tombe dei faraoni e l’oggettistica. Il blu continuò poi ad essere prediletto dai grandi maestri per millenni e in tutto il mondo, si pensi al celebre blu oltremare, costosissimo e prezioso quanto l’oro, che divenne il colore della veste della Vergine Maria nell’Annunciazione. E ne successero poi tutte le varie sfumature con i grandi Van Gogh, Renoir, Turner e tutti gli altri grandi. Anche oltre i confini europei il blu ebbe un gran successo, si pensi ai dipinti e alle ceramiche cinesi, alle tele giapponesi come quelle più famose di Jatsushika Hokusai, l’importanza di questo colore nella cultura buddhista dove simboleggia la compassione verso gli esseri senzienti. Addirittura alcuni artisti hanno incentrato tutta la propria ricerca e carriera esclusivamente sul colore blu: primo tra tutti Yves Klein.
Perché?
Il blu è il colore del cielo sereno, del mare e viene associato perciò all’etereo e alla purezza. È un colore dominante che attrae lo sguardo umano come un magnete e ha la facoltà di stabilizzare la frequenza del battito cardiaco: il corpo si distende l’ansia si allontana, lasciando prevalere le sensazioni di calma e serenità.
Per questo motivo abbiamo scelto di realizzare un numero di Zoom magazine dedicato esclusivamente a opere con questa cromia, dopo il lungo momento tragico che abbiamo passato. Realizzare Collecting Blu Photography è stato terapeutico per noi durante la lavorazione e speriamo possa esserlo per voi lettori nonché collezionisti interessati all’acquisto di una delle opere qui presentate.
Contents:
Zoom magazine è unicamente in versione cartacea e realizzato con le migliori tecniche di stampa su carta fine art. In fascicolo singolo e abbonamento su fotografiastore.