È una grande e importante retrospettiva quella visitabile fino al 15 Settembre alla National Portrait Gallery di Londra. Nelle sale, suddivise per tema, il visitatore può esplorare l’evolversi della fotografia di Cindy Sherman dalla metà degli anni ’70 ai giorni nostri. In tutto oltre 150 opere provenienti da collezioni pubbliche e private internazionali, nonché nuove immagini mai esposte in una galleria pubblica.
“Raramente le retrospettive d’arte sono così utili e perfettamente curate come questa”
The Sunday Times
L’artista fotografa sempre sé stessa usando trucchi, parrucche, protesi, abiti e accessori per manipolare la propria immagine e mettere in scena gli stereotipi culturali femminili.
Sono autoritratti plasmati dalle convenzioni visive di media, televisione, film o altro ed evidenziano i cliché ai quali siamo abituati e che, forse, non notiamo neppure. E poi ci sono le foto con abiti di stilisti importanti che prendono in giro la moda, le foto in abiti storici e c’è anche una sala a tema erotico. Divertente la ricostruzione del suo studio Newyorkese con gli scaffali pieni di travestimenti e una parete ricoperta di immagini che le sono servite da ispirazione: redazionali di moda, ritratti di dive del cinema, foto di epoche diverse..
Per oltre 40 anni Cindy Sherman (classe 1954) ha prodotto una grande quantità di variazioni sul tema manipolandosi come modella e aiutandosi con oggetti di scena e scenografie per creare una moltitudine di alter-ego. Un grande successo, sia di critica che commerciale, ha avvalorato il suo personalissimo stile. Si tratta, infatti, di una delle artiste contemporanei più vendute al mondo e i prezzi delle sue opere sono da capogiro. In mostra anche il suo famoso Untitled #96 del 1981, una delle fotografie più costose mai vendute all’asta, battuta da Christie’s nel 2011 per la cifra sbalorditiva di $ 3.890.500.
Tra le chicche in mostra anche fotografie e film creati mentre Sherman era studentessa d’arte presso lo State University College di Buffalo dal 1972 al 1976 e una nuova opera creata nel 2019 da una collaborazione con Stella McCartney: Untitled #602. Inoltre una versione digitale di A Cindy Book, un album privato di fotografie di famiglia mai mostrato prima che l’artista ha iniziato a compilare quando aveva circa otto o nove anni e che rivela un fascino precoce per il suo trasformismo.
Il curatore della mostra, Paul Moorhouse, ha affermato: “Nessun altro artista interroga le illusioni presentate dalla cultura moderna in modo così penetrante né esamina in modo così rivelatore le facciate adottate dalle persone. Indagando sulla connessione inafferrabile tra apparenza e significato, il suo lavoro esplora la vita contemporanea e ne espone gli inganni con uno sguardo tagliente”
Il catalogo della mostra costa £35 ed è disponibile anche nel negozio online. Per chi aspira ad imitare Cindy Sherman, il negozio della galleria ha messo in vendita anche una serie di oggetti. Attenzione: alcuni modelli di occhiali da sole sono già da tempo esauriti, ma ci sono ancora parrucche, turbanti, foulard…