Si è spento all’età di 87 anni Mario Dondero, pilastro del fotogiornalismo romantico della fotografia. Mario era malato da tempo, e la malattia è riuscita dove la guerra aveva dovuto alzare bandiera bianca.
Era nato a Milano nel 1928 e da lì ha poi viaggiato in tutto il mondo per documentare scenari di guerra, persone famose e soprattutto gente comune, quella parte della società che merita il palcoscenico e che solo il fotogiornalista può valorizzare. Mario Dondero l’ha fatto con impegno, sensibilità e cuore. Dalla Val D’Ossola al Marocco, all’Algeria, alla Guinea e a Kabul passando per Parigi, con la valigia sempre sotto braccio.
Lo scatto che lo portò alla ribalta in campo internazionale fu quello sul marciapiede davanti alle Éditions de Minuit a Saint-Germain-de-Prés, a Parigi, che raffigura gli apripista del Nouveau Roman, la corrente che scardinò i codici letterari del secondo Novecento, anche detta "école du regard" per la capacità descrittiva minuziosa, quasi "da macchina fotografica".
Da lì in poi tutti i protagonisti del Novecento passarono davanti al suo obiettivo.
Ciao Mario.