Nato ad Alessandria d’Egitto il 7 settembre del 1936, figlio di un nobile prussiano e di una siciliana, nel 1967 Bob Krieger si trasferì a Milano per iniziare la carriera di fotografo. La sua fortuna fu l’incontro con la grande moda italiana e lo scorso giugno Milano gli ha dedicato una grande mostra, nelle sale di Palazzo Morando: “Living through fashion and music. ’60 ’70 ’80 ‘90” con le foto della sua collezione privata che documentano l’esplosione della moda italiana nel mondo. “Italians are coming!” titolava Vogue America nel 1976, e fu proprio l’America ad accorgersi dei creativi italiani.
Autore di tre copertine del Time, corrispondente del New York Times Magazine, Bob Krieger è stato uno dei protagonisti della stagione di successi della moda italiana nel mondo che ha segnato un’epoca nel costume a livello internazionale. “Negli anni ’70 abbiamo invaso gli Stati Uniti e da quel momento siamo diventati i numero uno nel mondo. Devo dire che mi sento anche un po’ parte di questa invasione, con Armani, Versace, Ferré e tutti gli altri perché siamo nati insieme. Il momento di gloria è stato il 1982 con la prima copertina di Time dedicata a Giorgio Armani che feci io con lui. Era la prima volta che uno stilista italiano era sulla copertina di un settimanale così importante ed è stata una vera consacrazione, come un premio Nobel, fantastico!” ricorda Bob Krieger.
Oltre che fotografo di moda fu anche ottimo ritrattista e nel corso della sua carriera posarono per lui Giorgio Armani, Berlusconi, Bill Gates, Gianni Agnelli (di cui fu il fotografo privato per 10 anni), Armani, Ferrè, Valentino, Versace.
Bob Krieger è morto due giorni fa all’età di 84 anni mentre era a Santo Domingo.