Il fotografo Baron Wolman, che ha scattato alcune delle prime e più iconiche immagini del Rock&Roll negli anni ’70, è morto lunedì notte all’età di 83 anni dopo una battaglia contro la SLA. Di lui rimane il ricordo dei tre anni passati con Rolling Stone, nei quali è riuscito ad immortalare la vera essenza del rock.
“È con un cuore triste che annunciamo la scomparsa di Baron Wolman il 2 novembre 2020”, ha detto Duenzl in una nota. “Baron è morto serenamente all’età di 83 anni, dopo una battaglia con la SLA. Le immagini di Baron ci hanno fornito un raro, completo e accurato riflesso di quel tempo eseguito da un artista dotato la cui intelligenza visiva rimarrà insuperabile.”
Durante i suoi tre anni al Rolling Stone, tra il 1967 e il 1970, Wolman colse l’ascesa del rock&roll come pochi avevano fatto nel tempo: da Jimi Hendrix a Janis Joplin, da Frank Zappa a Jerry Garcia, dai Jefferson Airplane a Johnny Cash fino ad arrivare a Woodstock.
Nato a Columbus, Ohio, il 25 giugno 1937, è cresciuto ascoltando i dischi di musica classica di sua madre. Wolman ha iniziato a fotografare come un modo per sfuggire a quello che una volta chiamava il tumulto della sua vita familiare: “Ho preso la fotocamera e ho guardato attraverso l’obiettivo, sono stato in grado di calmare il caos e dare un senso a ciò che ho visto”, ha detto nel 2011 a Rolling Stone. La sua vita da fotografo per la celebre rivista cominciò nel 1967 quando lo scrittore Ralph J. Gleason e il fondatore di Rolling Stone Jann S. Wenner lo avvicinarono mentre stava scattando foto ad una conferenza stampa al Mills College: “Avremo bisogno di un fotografo. Vuoi essere tu il nostro fotografo?”
La sua avventura a Rolling Stone terminò nel 1970: “Sentivo che stavo facendo sempre le stesse fotografie, non era più una sfida. C’erano così tante cose sulla vita di cui ero curioso, volevo uscire e scoprirle.”
Potete leggere interessanti articoli e qualche intervista su Baron Wolman sia su Rolling Stone sia sul New York Times.