L’Iris d’Or, Fotografo dell’anno, è stato assegnato al fotografo americano John Moore per un lavoro sull’epidemia di ebola; il premio è di 25.000 dollari. Questa la valutazione della giuria:
“Immortalando l’epidemia, John Moore mostra tutta la brutalità che caratterizza la vita quotidiana di queste persone, dilaniate da un nemico invisibile. Ciò che gli è valso il titolo, però, è il suo approccio davanti a un simile orrore: gli scatti, intimi e rispettosi, commuovono lo spettatore per il loro coraggio e per l’integrità giornalistica. È difficile stabilire il confine sottile tra immagini che sfruttano queste situazioni e immagini che veicolano la stessa idea con sensibilità, compassione ed empatia, ma Moore è riuscito ad andare in quest’ultima direzione in maniera ineccepibile. Coronano il tutto la predisposizione alle composizioni potenti e una narrazione visiva convincente: ecco come nasce uno straordinario esempio di fotografia documentaristica”.
Nella categoria Open, il titolo di Fotografo dell’anno è stato vinto dal tedesco Armin Appel, insieme a 5.000 dollari
Bene si sono comportati gli italiani,
Giovanni Troilo, Fotografo dell’anno nella categoria Persone
Riccardo Bononi, Fotografo dell’anno nella categoria Sport
Massimo Siragusa, 2° posto nella categoria Architettura
Alessandra Bello, 2° posto nella categoria Arte e cultura
Antonio La Grotta, 3° posto nella categoria Architettura
Annalisa Natali Murri, 3° posto nella categoria Storia Contemporanea
Giulio di Sturco, 3° posto nella categoria Paesaggio
Il riconoscimento Outstanding Contribution to Photography è stato assegnato a Elliott Erwitt