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Fotografia.it

Anteprima del numero di ottobre

Paolo Namias | 19 Settembre 2024

Cosa succede in casa Canon? Dopo aver aderito con entusiasmo al Big Event la scorsa primavera, al ritorno dalle vacanze si sono accorti di non avere più il budget per la partecipazione (parole testuali). A parte la superficialità con cui è stata gestita la situazione, Canon ha rinunciato all’unica fiera della fotografia su una piazza importante come Milano dimostrando così poco rispetto verso i fotoamatori, che sono la linfa dei bilanci della società. Certo che la situazione dei conti doveva essere ben grave per prendere una simile decisione all’ultimo minuto.

Se poi guardiamo all’aspetto etico, posso dire che in tanti anni di lavoro non avevo mai visto una simile mancanza di rispetto degli accordi presi; per me la parola data è sacra.

Big Event comunque guarda avanti nell’interesse degli appassionati di fotografia che questa manifestazione chiedono; quella di quest’anno sarà ricca e interessante sia per la presenza di tutti i marchi che contano (da Nikon a Fuji, da Sony a Sigma solo per citare i maggiori), sia per la vivacità delle iniziative collaterali: incontri con ottimi fotografi, worksop e dimostrazioni. Rispetto allo scorso anno abbiamo voluto apportare significativi miglioramenti; innanzitutto la scelta della nuova sede Superstudio, particolarmente adatta a questi eventi e raggiungibile con la metropolitana, inoltre abbiamo lavorato sul fronte editoriale organizzando incontri con ottimi fotografi e invitando Rosario Patanè che mostrerà come lavoravano una volta i fotografi di strada, ovvero come scattavano i loro ritratti per poi sviluppare e stampare le foto sul posto.

Abbiamo anche invitato, attraverso delle associazioni, ragazzi disabili a cui forniremo fotocamere Instant con cui realizzare un reportage dell’evento; potremo così confrontarci con la loro visione. Appuntamento quindi al Big Event nei giorni 19 e 20 ottobre.

Il portfolio di questo mese è dedicato a Gabriele Micalizzi, reporter vero che non ha paura di mettere a rischio la propria vita: è stato su tutti i principali teatri di guerra, dalla Siria alla Libia, all’Ucraina, ed è stato ferito più volte. Ci racconta del suo battesimo del fuoco, della sua attenzione a rispettare il lato umano e di come cerchi sempre di farse accettare nei diversi contesti che si trova ad affrontare in modo da poter cogliere espressioni spontanee.

Questo è anche il mese dedicato agli EISA Awards che, come sempre, sono l’occasione per fare il punto sugli sviluppi della tecnologia; Camera of the Year è stata proclamata Sony Alpha 9 III, la prima fotocamera a utilizzare un otturatore Global Shutter con cui i pixel del sensore vengono letti tutti contemporaneamente anziché riga per riga. Ciò significa il superamento delle distorsioni da Rolling Shutter, la possibilità di raggiungere tempi di scatto di 1/80.000s e quella di sincronizzare il flash con tutti i tempi. E’ chiaramente una fotocamera professionale, ma normalmente le innovazioni dei prodotti professionali col tempo si trasferiscono sui modelli amatoriali; molto interessanti sono anche le innovazioni proposte da Fujifilm e Panasonic, rispettivamente con la X100VI e la Lumix G9II

Importanti sono ovviamente gli obiettivi perché ben sappiamo quanto incidano sulla qualità delle immagini; la gamma dei premiati spazia dalle focali tradizionali a quelle particolari, come il Canon RF 10-20mm f/4 L, dai grandangoli spinti come il Laowa 10mm f/2.8 Zero-D ai supertele come la focale fissa Sony FE 300mm f/2.8 GM OSS o come lo zoom tele Nikkor Z 180-600mm f/5.6-6.3 VR. Nel complesso si nota è lo sforzo delle aziende a migliorare le prestazioni e a realizzare ottiche sempre più compatte, compatibilmente con i vincoli della fisica.

E sempre a proposito di tecnica segnalo il test della Nikon Z6 III, per altro premiata come EISA Advanced Full Frame Camera; è una moderna digitale adatta sia al fotoamatore evoluto che al professionista e si caratterizza per il sensore parzialmente Stacked che, insieme al processore di Expeed 7 porta a un notevole aumento di velocità (nell’articolo spieghiamo il significato di “parzialmente Stacked”. Da notare anche la configurazione Dual Gain che rende disponibili due sensibilità native (ISO 100 e 800), utili sia in ambito foto che video.

Vi segnalo poi il primo di una serie di articoli nei quali spieghiamo in modo comprensibile come gestire al meglio il colore e la post-produzione delle foto, ottimizzando il flusso di lavoro. E’ vero che le fotocamere oggi sono progettate per fornire ottime immagini “finite”, ma il controllo della post-produzione consente di migliorarle ulteriormente e soprattutto di acquisire le conoscenze utili per scattare con cognizione di causa. Abbiamo intervistato uno dei massimi esperti, Gianluca Catzeddu.
Paolo Namias

Paolo Namias
Direttore editoriale delle pubblicazioni di Rodolfo Namias Editore
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