In Giappone è appena nata una interessante collaborazione tra Alfa Romeo e Ricoh Imaging, due marchi che incarnano la filosofia “Feel the moment” portata avanti sia dall’azienda automobilistica italiana che dal produttore di fotocamere giapponese. Molto interessante l’intervista a Shinobu Takahashi – Presidente di Ricoh Imaging, con argomenti che variano dalla passione agli hobby, dalla strategia di marketing al mercato.
Il concorso indetto da Alfa Romeo e Ricoh Imaging Japan, due aziende incarnano la filosofia “Feel the moment” slogan con il quale l’azienda automobilistica italiana si propone nel Paese del Sol Levante, vede due premi in palio: il primo è una Ricoh GR, il secondo una cinghia da polso in edizione limitata Alfa Romeo. I vincitori verranno estratti tramite lotteria: per poter partecipare basterà votare la migliore immagine scattata dai fotografi Komuro Miho e Kazutoshi Yoshimura di Giulia o Stelvio.
Ma a fronte di questa collaborazione è stata redatta una bella intervista nella quale Shinobu Takahashi – Presidente di Ricoh Imaging parla della storia della fusione tra Ricoh e Pentax, dei problemi del mercato attuale e della passione per la fotografia. Riportiamo qui alcune parti salienti.
Le specifiche richieste ad una fotocamera compatta come la riduzione del peso e l’alta qualità dell’immagine altro non sono che la voglia di “catturare il momento”, perché le persone “vogliono fare della fotografia un hobby che sia per tutta la vita”.
Shinobu Takahashi
Cosa ha portato alla fusione di Ricoh e Pentax?
Ricoh Imaging è stata fondata nell’ottobre 2011 e si è fusa con Pentax, un marchio fondato nel 1919 da Asahi Optical Co. Ltd. È una società affiliata del Gruppo Ricoh che sviluppa, produce e vende fotocamere e che ha cambiato il suo nome nel nome attuale nel marzo 2013. Ricoh è un’azienda famosa per i prodotti per l’ufficio ma in realtà ha una storia di produzione di fotocamere contemporaneamente ad Asahi Optical Co. Ltd. Sia Ricoh che Pentax avevano sviluppato vari prodotti prima di unirsi ma non erano integrabili tra di loro. Così abbiamo creato una roadmap per un lavoro collaborativo, soprattutto nella tecnologia. Abbiamo ideato una politica per incorporare i reciproci punti di forza. Ad esempio l’ultima Ricoh GR III ha fatto uso della tecnologia di correzione delle vibrazioni ideata da Pentax e la sua produzione è stata spostata dalla fabbrica Ricoh in Cina alla fabbrica di Hanoi in Vietnam, che produceva obiettivi Pentax.
È possibile rimanere competitivi in un’epoca del genere?
Ci sono voluti 20 anni per commercializzare ciò che i nostri clienti richiedevano ad un prezzo più basso, ma non possiamo competere con i prodotti emergenti cinesi e coreani, il che è negativo: il risultato finale è stato una perdita di valore del marchio. D’altra parte i produttori di fotocamere giapponesi hanno sempre offerto e continueranno ad offrire prodotti di alta qualità, anche se il mercato si sta restringendo, proprio come Pentax che ha sempre affrontato nuove sfide guadagnandosi e mantenendo una posizione di nicchia nel mercato. Penso che lo sforzo sia la chiave per mantenere il valore del nostro marchio. I giradischi analogici vendono circa 10 volte di più rispetto ad una volta, non solo perché sono retrò: un esempio di tecnologia che è stato accolto come un nuovo valore aggiunto, soprattutto per i giovani. Certamente dalla diffusione degli smartphone le vendite di compatte sono crollate, oggi se ne vendono un decimo di quante se ne vendevano negli anni d’oro. E il mercato delle reflex si è ridotto della metà. Tuttavia, il numero di persone che ascoltano musica e scattano foto non è diminuito: se è così, c’è sempre quel valore aggiunto che non può essere fornito dagli smartphone ma solo da una fotocamere. Continueremo a realizzare prodotti di qualità per tutti coloro che vogliono fare della fotografia un hobby che sia per tutta la vita.