Al MEET Digital Culture Center di Milano, Lenovo presenta dieci artisti contemporanei in grado di mostrare come l’intelligenza artificiale generativa possa diventare un’alleata preziosa per l’espressione artistica.
Può l’Intelligenza Artificiale essere un alleato dell’arte e della creatività? Può essere uno strumento specifico per aiutare l’artista, come fosse un pennello od una macchina fotografica, oppure è solamente un mezzo senza alcuna peculiarità? Domande queste che sono diventate una costane nel panorama odierno e a cui Lenovo risponde con la mostra “AI Yoga per Intelligenze Artistiche”, un percorso immersivo che invita a interrogarsi sul ruolo dell’IA come musa ispiratrice, capace di plasmare nuove forme d’arte e di indagare temi universali come il tempo, la memoria, l’ambiente e le sfumature dell’animo umano.
“La mostra che abbiamo realizzato non è solo una celebrazione della tecnologia, ma anche un invito a riflettere sul futuro della creatività. Gli AI PC stanno cambiando il modo in cui creiamo e percepiamo l’arte, aprendo nuove possibilità e sfidando le nostre convinzioni e siamo orgogliosi di poter celebrare questa rivoluzione in un luogo iconico come il MEET” ha affermato Pietro Parodi, Communication Leader di Lenovo in Italia. Ai dieci artisti in mostra è stato infatti affidato il nuovo Yoga Slim 7x uno dei primi PC Copilot+ poiché dotato di processore Snapdragon X Elite con un’unità di elaborazione neurale (NPU) in grado di offrire fino a 45 trilioni di operazioni al secondo (TOPS). Una sorta di strumento per un “Rinascimento artistico creativo” come lo ha definito Valerio Borgonuovo curatore dell’esposizione.
Dieci gli artisti in mostra, con medium quali video, audio, fotografia, arte interattiva e information design. Due note per quanto riguarda la fotografia. La prima a mostrarsi è quella di Mattia Piatti dal titolo Ginkgo Biloba Archive, tratta dal suo archivio personale: una ricerca in bianco e nero su una specie unica che esiste da oltre duecento milioni di anni coi suoi intricati dettagli e trame delle foglie.
La seconda è l’installazione fotografica di Lorenzo Bacci e Flavio Moriniello dal titolo Brave New World – Dancing with the Machine, omaggio al romanzo scritto nel 1932 da Aldous Huxley: un documentario sulla cultura dei rave. “Abbiamo pensato di riprodurre un aspetto della società che sta per scomparire a causa dei recenti provvedimenti governativi. Per noi è stato anche un esperimento sociale: in molti hanno creduto che queste immagini, stampate su un supporto nostalgico come la Polaroid, fossero vere. L’estetica delle nostre immagini segue quella di determinati autori che ci piacciono. Le immagini non sono perfette, così come non lo è il supporto e dall’unione di queste imperfezioni nasce una perfetta realtà. Siamo fotografi ma abbiamo sempre lavorato nell’arte visuale, adattiamo lo strumento all’idea perché tutto deve partire da un’idea altrimenti è solo estetica..e l’estetica è vuota.”
Accanto a loro tanti altri. Francesco Beragnoli con Viaggio in Ialia, un documentario stile Istituto Luce con tanto di voce narrante di Guido Notari che esplora l’esistenza attraverso una “simulazione matematica” dei ricordi; Andrea Meregalli con You Are Making Art, un’installazione interattiva che crea ritratti artistici dei visitatori; Accurat Studio con Painters In The Making 3.0, opera di information design che analizza l’evoluzione dell’arte occidentale; Francesco D’Abbraccio con Tesh, video che esplora l’immaginazione come via di fuga dalla realtà; Alessandra Condello con Pastorale, immagini che offrono una reinterpretazione digitale dei costumi tradizionali abruzzesi; Mauro Martino con Me-Me, video che riflette sul senso di appartenenza e alienazione nella Milano contemporanea; Francesco D’Isa con Erranze, un lavoro pittorico digitale che esplora il ruolo dell’errore nella creazione artistica; Eugenio Marongiu con Everyday Life, video che cattura il caos e la frenesia della vita quotidiana.
Dal 19 al 29 settembre il MEET Digital Culture Center, in via Vittorio Veneto 2 a Milano, offre quindi la possibilità di immergersi nell’arte conteporanea sviluppata grazie agli strumenti di Intelligenza Artificiale messi in campo da Lenovo.