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Fotografia.it

Addio a Marc Riboud

Redazione fotografia.it | 31 Agosto 2016

Armato della sola macchina fotografica ha combattuto tante guerre. Ed ha combattuto anche contro l’Alzheimer fino a quando ha potuto. Si è spento all’età di 93 anni il grande fotogiornalista Marc Riboud. Allievo di Cartier-Bresson, che lo prese sotto la sua ala nel 1952, grazie anche alla foto pubblicata sulla rivista Life, l’iconica immagine del “pittore” della Tour Eiffel, entrò a far parte della famiglia Magnum l’anno successivo e da allora cominciò a lavorare incessantemente per l’agenzia, girando e documentando il mondo con il suo occhio attento sia ai contenuti che alla composizione: dal 1957 visitò Cina, Vietnam, India, Unione Sovietica, Africa, Tibet, Giappone e Stati Uniti. Fu il primo fotografo a documentare la rivoluzione culturale cinese di Mao Zedong, il movimento di indipendenza in Algeria, la guerra del Vietnam da entrambi i punti di vista e ad attraversare Medio Oriente e Afghanistan per raggiungere l’India. Diceva che la fotografia per lui non era un’ossessione, ma una passione che ci andava molto vicina. “My obsession is with photographing life at its most intense as intensely as possible. It’s a mania, a virus as strong as my instinct to be free. If taste for life diminishes, the photographs pale, because taking pictures is like savoring life at 125th of a second.”

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