Adam Ferguson è il Photographer Of The Year ai Sony World Photography Awards 2022 con un reportage sui migranti che dal Messico cercano di entrare in USA.
World Photography Organisation e Sony comunicano i vincitori dei Sony World Photography Awards 2022: Photographer Of The Year della sezione Professional è l’australiano Adam Ferguson con una serie di autoritratti. Ad aggiudicarsi invece la sezione Open è Scott Wilson con l’immagine di uno stallone imbizzarrito.
La premiazione del 2022 c’è stata, seppur ancora virtuale. Un incontro tenutosi a Londra, una tavola rotonda composta da Scott Gray – Amministratore delegato e fondatore della World Photography Organisation, Yann Salmon-Legagneur – Director Product Marketing & Professional Business Strategy Sony Europe e Mike Trow – Produttore e direttore della fotografia. Con loro, in collegamento remoto, i vincitori dei Sony World Photography Awards 2022.
“Ogni anno il concorso cresce, è fantastico! Lavoriamo molto per aiutare i fotografi che partecipano, sappiamo molto bene che vincere il concorso può cambiare una carriera.” Ha detto Scott Gray, che abbiamo intervistato nel 2019. La partnership tra World Photography Organisation e Sony dura dalla nascita del concorso, da ormai 15 anni. “15 anni fa Sony era quasi nulla nel mondo della fotografia, così come il concorso. Siamo cresciuti assieme e siamo diventati quello che siamo ora. Abbiamo appena siglato un nuovo accordo che ci lega per altri 5 anni e non credo proprio che le nostre strade si divideranno tanto presto!” Parole queste di Yann Salmon-Legagneur, che poi ha continuato. “Noi non pensiamo al brand, noi vogliamo far crescere questo evento perchè ci interessa far crescere la piattaforma, ci interessa la fotografia. Alla fine è questo che conta: l’immagine e la cultura, la possibilità di raccontare grandi storie per contenuto e integrità, dove il soggetto è la chiave.”
Photographer Of The Year è Adam Ferguson con una serie di autoritratti di migranti messicani in attesa di attraversare il confine con gli Stati Uniti.
Carlos Sotos, 34 anni, di Città del Guatemala, Guatemala e suo figlio Enderson, 8 anni. I Sotos scattano un ritratto nel rifugio per migranti El Buen Samaritano a Juárez, Chihuahua, Messico, il 28 aprile 2021.
“Ho deciso di tornare al confine con il Messico quando c’è stato il cambio di amministrazione in USA, con il passaggio da Trump a Biden, per vedere con i miei occhi se qualcosa sarebbe cambiato. Ho proposto queesto progetto al New York Times e sono partito.” Ha detto Ferguson in collegamento remoto. “Non avevo mai lavorato in questo modo ma mi è piaciuto, è stato interessante. Soprattutto ero curioso di capire se sarei riuscito a scattare immagini significative, in grado di dare dignità e semplicità ai migranti. L’idea era tanto semplice quanto nuova: metterli di fronte alla fotocamera e fargli premere il pulsante di scatto da remoto, lasciandoli liberi di scegliere il fotogramma da scattare che meglio li identificasse.”
A destra: Edwardo Benavides, 40 anni e suo figlio Jonathon Benavides Reyes, 9 anni, sono migranti di La Union, El Salvador. Hanno scattato un ritratto in un campo di migranti nel parco municipale a Reynosa, Tamaulipas, in Messico, il 5 maggio 2021.
A sinistra: Stephanie Solano, 17 anni, di Zacapa, Guatemala. Scatta un ritratto di se stessa in un campo di migranti in un parco municipale a Reynosa, Tamaulipas, in Messico, il 3 maggio 2021.
Ecco l’elenco di tutti i vincitori delle categorie Professional:
Open Photographer Of The Year è invece Scott Wilson con l’immagine Anger Management, uno stallone imbizzarrito che scalcia nella sabbia.
Uno stallone mustang selvaggio dà il via a una tempesta di sabbia nel nord-ovest del Colorado.
“È come se fosse pronto per la battaglia. Per me questa battaglia è chiaramente simbolica, l’immagine di quello che sono gli USA al giorno d’oggi. Sono stato un fotografo di paesaggio per 20 anni poi mi sono trasferito in Colorado. Dal 2015 ho combattuto contro il cancro in molti modi e ciò ha cambiato la mia vita.” Ha detto Wilson in collegamento remoto. “Il mio oncologo mi ha detto che non potevo più stare al sole per troppo tempo, quindi ho dovuto cambiare il mio approccio alla fotografia. Così mi sono avvicinato al wildlife, scattavo in auto all’ombra principalmente con un 600mm. Questa l’ho fatta con un 800mm da un promontorio, posizione che ha aiutato a dare tanta dinamicità allo scatto.”
Student Photographer of the Year 2022 è invece Ezra Bohm (Paesi Bassi) con The Identity of Holland dedicato agli abitanti di Urk, l’ultimo villaggio olandese in cui si indossano ancora abiti tradizionali.
Tri Nguyen (Vietnam) ha invece conquistato il premio Youth Photographer of the Year 2022 con Under The Moonlight, che sfrutta l’effetto di uno specchio stradale per creare un ritratto da due angolazioni, alla luce della Luna.
Potete vedere il video dell’annuncio virtuale sul sito della World Photography Organisation.