E’ un piacere dara notizia di una stupenda mostra fotografica che Lucia Baldini dedica al proprio rapporto professionale ed artistico con la grande Carla Fracci. Una intima e evocativa esposizione di scatti in bianconero dai quali emerge al contempo una cura tecnica, una consistenza di composizione ed una sintonia emozionale con il tema narrato che rende lo scorrere degli scatti avvincente anche per coloro che solo collateralmente conoscono il profilo della grande ballerina.
Avevamo incontrato la fotografa toscana in occasione del Progresso Fotografico # 56 dedicato alla fotografia al femminile. La copertina stessa del numero riporta uno scatto dedicato al mondo della danza realizzato della fotografa la quale oggi è in mostra a Civitanova Marche MC con ‘Abbracci per Carla Fracci’, presso il Museo MAGMA ed in occasione con il Cartacanta Festival.
La passione e l’attività di Lucia Baldini nei confronti delle scene è nota e percorre senza soluzione di continuità teatro, danza, musica senza risparmiare arte e design tra i tempi che la fotografa predilige affrontare con stile proprio e riconoscibile. Mossi anche da questa dedizione a manifestazione di intenti non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione per intervistare Lucia Baldini e chiedere a lei da dove nasca il proprio orientamento verso il variegato mondo dello spettacolo, della rappresentazione scenica, del ballo e del balletto.
Troverete l’intervista a Lucia Baldini su Fotografia.it nel corso del mese di settembre 2021.
Introduce il catalogo disponibile in mostra, dal 28 agosto al 30 settembre 2021, il testo di Enrico Gatta: “Questa Mostra è come un castello di destini e di sguardi incrociati. Vi confluiscono molte storie: di artisti, di spettatori, di teatri. Ma soprattutto è la storia di una ballerina, Carla Fracci, tra le più grandi del Novecento…“.
Lucia Baldini racconta per immagini dagli anni ottanta. Inizia a collaborare con festival e compagnie di teatro, danza e musica, in particolare per oltre 12 anni con Carla Fracci. Da compagnie e musicisti argentini si lascia coinvolgere dalla cultura del tango che la porta a realizzare quattro libri fotografici. Il libro Buenos Aires cafè vince il premio Marco Bastianelli come miglior libro fotografico del 2010. Dall’incontro con Carlo Mazzacurati ha iniziato a lavorare nel mondo del cinema.
Ha lavorato su tematiche sociali con il progetto contro la violenza sulle donne “Scarpe senza donne e i custodi in cammino”, progetto divenuto simbolo ufficiale in Italia attraverso il simbolo delle scarpe rosse. Crea video-installazioni collaborando con artisti di discipline diverse e sperimenta con supporti e materiali diversi. Ha esposto suoi lavori in Italia e all’estero e alcune sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Il suo lavoro di fotografa di scena la porta sempre più spesso a far nascere collaborazioni in cui il suo sguardo può partecipare alla creazione registica di spettacoli teatrali e di danza. Conduce seminari e laboratori sulla fotografia di scena e sull’identità. Da sempre porta avanti un suo progetto di ricerca legato all’onirico.
www.luciabaldini.it
